Team USA rispetta le attese della vigilia e all'esordio nel torneo olimpico di basket maschile di Rio 2016 si impone contro la Cina, mai in partita ed in grossissima difficoltà. Il punteggio finale è un impietoso 119-62 che rispecchia la supremazia a stelle e strisce meglio di ogni altra descrizione. Già dalle primissime battute il quintetto di coach K, con Cousins da centro, Durant e Anthony da ali, Irving e Thompson da guardie, imposta un dominio atletico che gli asiatici non possono reggere, nonostante i tentativi di compensare con i centimetri, i quali valgono anche un paio di buoni canestri in apertura, giusto prima che Carmelo inizi dare fuoco alle polveri e costringa la Cina al primo timeout sul 13-4.
Il rientro regala un ottimo appoggio reverse di Guo, il quale si ripeterà ancora in penetrazione poco dopo, ma Durant riallontana le illusioni a suon di isolamenti ed attacchi esemplari. Non migliora la situazione l'estrema fallosità orientale, ben presto a quota 10 ancora prima del mini-intervallo. Un'ultima folata di Jimmy Butler, partita da 8 punti, brucia la sirena e scrive 30-10 nel solo primo quarto. Il festival delle schiacciate di DeMar Derozan prende forma in apertura di secondo quarto, nel quale la difesa statunitense tende ad aprirsi un po' troppo spesso concedendo canestri gratuiti, ma mantenendo sempre l'ampio margine collezionato. Ritorno prepotente sul palco anche per Kevin Durant, letteralmente incontenibile nella seconda metà di periodo con un ammontare di 17 punti in 7.11 minuti di impiego totali nella metà di apertura di partita. Riesce qualcosa in più in attacco agli asiatici, i quali comunque non riescono ad ottenere un punteggio migliore di 30-59 all'intervallo lungo.
Krzyzewski concede spazio agli elementi della sua panchina per ripartire nel terzo, ma anche la Cina torna con un buon piglio dagli spogliatoi, riuscendo a conservare uno svantaggio sempre intorno ai trenta punti, complice anche un leggero blocco offensivo di Team USA, mentre continua a correre il conto dei falli degli orientali. Sul 72-40, a metà terzo quarto, entra anche la prima tripla di Irving, la quale vale l'iscrizione a referto dell'intero roster e dà il via ad un delirio di onnipotenza cestistica americana. Superata anche la boa del doppiaggio, la Cina ha uno scatto d'orgoglio e trova un buon numero di canestri che le permettono di risalire la china recuperando qualcosa, ma rimanendo sul 91-47. Gli ultimi dieci minuti sono solamente la punta di un immenso iceberg chiamato garbage time, iniziato in realtà già dal secondo quarto. Occasione per mettersi in mostra per l'ex NBA Yi Jianlian, il quale trova gloria ma altrettanta imprecisione, risultando comunque nettamente il migliore dei suoi, nonostante l'asfaltata.
Spazio per il solo spettacolo invece nei minuti finali, con un DeMarcus Cousins che rilassato mentalmente trova territori di conquista rilevanti e chiude con 17 punti a referto, il secondo migliore dei suoi. Chiusosi il primo sul 199-62, sale l'attesa per il secondo round di lunedì sera, sempre a mezzanotte, contro il Venezuela; la Cina cercherà di rialzare la testa contro la Francia, nella sfida tra le sconfitte della prima giornata.