Alex Schwazer ancora non sa se potrà partecipare alle prossime Olimpiadi di Rio De Janeiro, in partenza fra appena tre giorni. Fra le tante vicende legate all'Olimpiade brasiliana, quella del marciatore italiano è sicuramente una delle più curiose come minimo. Ancora in attesa di una sentenza definitiva.

Che arriverà il prossimo 8 di Agosto, quando Schwazer, insieme all’allenatore Sandro Donati e all’avvocato Gerhard Brandstaetter si presenterà davanti al TAS, riunito in Brasile, per sottoporsi al giudizio del tribunale. In Brasile Schwazer ci arriverà il 6 e a pochi giorni dalla sua partenza ha voluto postare sulla propria pagina Facebook un messaggio in cui racconta questi giorni per lui difficili e carichi di ansia: "Non riesco a pensare, dopo tutto quello che ho fatto per dimostrare a tutti che potevo tornare a combattere, di arrivare fisicamente a Rio e non avere la possibilità di scendere in pista. Non posso pensare che tutto il lavoro svolto negli ultimi mesi, tutti i controlli a cui mi sono sottoposto, non siano serviti a nulla. 

Non so cosa pensare, la confusione di queste settimane è stata tanta e devo dire che è veramente dura mantenere un equilibrio che permetta di affrontare un’olimpiade in questa situazione. Sempre che io possa affrontarla. Non riesco a pensare, dopo tutto quello che ho fatto per dimostrare a tutti che potevo tornare a combattere, di arrivare fisicamente a Rio e non avere la possibilità di scendere in pista.Spero di ottenere in un paio di giorni il giudizio. All’udienza cercheremo di sostenere la mia innocenza verso le accuse che nelle ultime settimane mi sono state rivolte mostrando l’assoluta linearità di tutti i controlli ematici ed ormonali a cui mi sono sottoposto. Rinnovo i miei ringraziamenti a tutti i professionisti per la determinazione e la passione con cui hanno lavorato e stanno lavorando per me. Per il resto aspetto."