Con il tempo di 30'43", la maglia gialla Chris Froome si aggiudica la diciottesima tappa del Tour de France 2106, una cronoscalata di 17 chilometri da Sallanches a Mègeve. Il kenynano bianco del Team Sky precede di ventuno secondi l'olandese Tom Dumoulin e prenota così il gradino più alto del podio di Parigi. Tra gli uomini di classifica, reggono bene il confronto l'azzurro Fabio Aru e l'australiano Richie Porte, in ritardo di soli trentatrè secondi dal padrone della Grand Boucle. Buona la prova anche del francese Romain Bardet, mentre perdono oltre un minuto i vari Rodriguez, Meintjes, Quintana, Valverde e Martin, con il colombiano della Movistar ancora una volta grande sconfitto di queste tappe in salita. Lotta per il podio che si fa però interessante grazie al calo di rendimento di Adam Yates e Bauke Mollema, rispettivamente a 1'23" e a 1'25" di distacco dalla maglia gialla. Discreta la prova di Vincenzo Nibali, quindicesimo sui tempi dello stesso Yates. Domani arrivo in salita a Saint-Gervais Mont Blanc.
La diciottesima tappa del Tour de France 2018 è una cronoscalata anomala, 17 km da Sallanches a Mègeve, con i primi quattro chilometri in pianura, poi le rampe della Cote de Domancy, prima degli ultimi 2.500 metri in discesa. Tra i primi a partire i migliori sono il francese Jerome Coppel della IAM Cycling, il basco Ion Izaguirre della Movistar e il belga Thomas De Gendt della Lotto-Soudal. Ma a fare il vuoto ci pensa poco dopo lo specialista olandese Tom Dumoulin (Giant-Alpecin), che cerca il terzo successo alla Grand Boucle 2016 (vittorie ad Andorra Arcalis e nella cronometro precedente). Il tempo del secondo classificato all'ultima edizione dela Vuelta, 31'04", sembra a lungo inattaccabile, almeno fin quando non partono gli uomini di classifica. Il primo a far segnare intermedi interessanti è il catalano Joaquim Purito Rodriguez, che cambia la bicicletta dopo il tratto di pianura e giunge al traguardo con quarantaquattro secondi di ritardo dall'olandese. Prestazioni simili a quelle del portacolori della Katusha anche quelle del sudafricano Louis Meintjes della Lampre-Merida, del connazionale Alejandro Valverde della Movistar e dell'irlandese Daniel Martin della Etixx-Quickstep. Impressiona in positivo l'azzurro Fabio Aru dell'Astana, che confeziona un piccolo capolavoro chiudendo a soli dodici secondi da Dumoulin.
31'16" il tempo del sardo, identico a quello dell'australiano Richie Porte, che parte fortissimo ma finisce un po' in debito di ossigeno. Bene anche il francese Romain Bardet, che dà buoni segnali in salita in vista delle prossime due tappe. Ancora sotto le aspettative invece Nairo Quintana: il colombiano non riesce mai a trovare un passo accettabile per le sue doti di scalatore e alla fine paga un minuto e dieci secondo da Chris Froome. Già, perchè la maglia gialla approccia la cronometro con saggezza, risparmiandosi nei primi dieci chilometri, per poi accelerare nettamente nel finale, facendo così segnare un tempo inferiore di ben ventuno secondi rispetto a Dumuolin. Con Bauke Mollema e Adam Yates che perdono quasi un minuto mezzo dal kenyano bianco del Team Sky, la lotta per la maglia gialla si chiude così virtualmente a Mègeve, mentre si apre quella per la seconda e la terza posizione, con Bardet, Porte e Aru pronti a dare battaglia per un obiettivo che sembra alla loro portata. Domani altro tappone alpino, con arrivo in salita sulle pendici del Monte Bianco.
Ordine d'arrivo. 1. Froome in 30'43". 2. Dumoulin a 21". 3. Aru a 33". 4. Porte s.t. 5. Bardet a 42". 6. De Gendt a 1'02". 7. I. Izagurirre a 1'03". 8. Rodriguez a 1'05". 9. Meintjes a 1'08". 10. Quintana a 1'10". 12. Valverde a 1'18". 13. Kreuziger a 1'20". 15. Nibali a 1'23". 16. Yates s.t. 17. Mollema a 1'25". 18. Martin a 1'28".
Classifica generale. 1. Froome in 77h 55' 53". 2. Mollema a 3'52". 3. Yates a 4'16". 4. Quintana a 4'37". 5. Bardet a 4'57". 6. Porte a 5'00". 7. Aru a 6'08". 8. Valverde a 6'37". 9. Meintjes a 7'15". 10. Martin a 7'18".