Olimpiadi a forte rischio per la Russia: la WADA, agenzia mondiale dell'antidoping, ha chiesto ufficialmente di escludere tutte le nazionali della Russia dalle gare dell'Olimpiade di Rio.
Pesanti le accuse contenute nel report presentato dalla commisione indipendente dell'agenzia internazionale antidoping presieduta da Richard H. McLaren: fu doping di Stato ai Giochi Olimpici invernali di Sochi nel 2014. I laboratori di Mosca, con l'aiuto di ministero e servizi segreti, coprirono una serie di atleti russi risultati positivi proprio in quella occasione. Ma per la WADA il problema è ancora più ampio: il sistema è iniziato 6 anni fa e riguarda 312 casi di manipolazione. Il rapporto conferma appieno le denunce di Grigory Rodchenkov, ex direttore dei laboratori in questione.
Il presidente del Comitato olimpico internazionale, Thomas Bach, ha commentato così i risultati del report della WADA: "Il Cio non esiterà a prendere le decisioni più dure possibili nei confronti di qualsiasi individuo o organizzazione coinvolti". I vertici del Cio si radureranno già domani e difficilmente si limiteranno a bandire soltanto l'atletica leggera russa dai Giochi al via il prossimo 5 agosto. Nei giorni scorsi 10 Paesi avevano chiesto l'estromissione degli atleti russi attraverso le proprie agenzie antidoping.
Nelle prossime ore il Cio si pronuncerà: Russia sempre più a rischio.