Alla fine il morso dello squalo è arrivato. Vincenzo Nibali è arrivato in rosa a Torino ed ha trionfato dopo tre settimane durissime, combattute ed estenuanti, che gli hanno permesso di portare a casa il secondo Giro d'Italia della sua carriera. L'edizione numero novantanove della carovana rosa va in archivio con la vittoria del siciliano, ma di questa edizione si ricorderanno le difficoltà iniziali di Nibali prima della rimonta, della sportività di tutti i protagonisti sulle strade italiane e dei vari Chaves, Kruijswijk e Valverde che hanno animato queste tre settimane di corse.
Al termine della tappa, ai microfoni di Raisport, l'emozione del vincitore: "L'affetto della gente è incredibile, oggi come nei giorni scorsi. Ho cercato di godermi il più possibile lo spettacolo di questa gente che è venuta ad accoglierci. Cosa mi ha insegnato questo Giro? A crederci fino alla fine, nonostante le difficoltà. Il morale in certi momenti non era altissimo, alcune giornate sono state durissime, e per questo devo ringraziare la mia squadra. Nell'ultima settimana, lì dove osano le aquile, abbiamo provato a mettere assieme l'impresa e ci siamo riusciti".
Una vittoria tutt'altro che agevole, arrivata al termine di una rimonta coronata nelle ultime due tappe di montagna. Un Nibali travolto dalle polemiche, nelle prime battute, che ha saputo però rimediare con gli interessi e che non perde l'occasione per togliersi qualche sassolino dalle scarpe: "Cosa mi ha ferito e quale è stata la spinta? Tante persone hanno giudicato forse fin troppo presto da dietro le tastiere, poi dipende tutto da come viene raccontato. Alcune sfumature, nei momenti meno buoni, andrebbero raccontate diversamente. In alcune tappe non stavo bene, per problemi fisici miei, ma ho provato a fare tutto in silenzio per non dare vantaggi agli altri. Negli ultimi giorni la gamba ha invece risposto bene e siamo riusciti a recuperare. Se divento più forte quando mi arrabbio? Bisogna mantenere anche la calma, ma io sono testardo e in questi giorni ero anche arrabbiato con me stesso".
Infine, una battuta riguardo i prossimi impegni, con il Tour e l'Olimpiade sullo sfondo: "Ora penso solo a riposarmi, alla Francia penso poco. Il percorso di Rio è molto difficile. Sarà una gara dove bisogna curare tutto nei minimi dettagli. Cercheremo di avere una grande squadre e di provare a fare il massimo per vincere".