Il velocista tedesco Marcel Kittel bissa il successo ottenuto ieri sul traguardo di Nijmegen, aggiudicandosi in volata anche la terza tappa del Giro d'Italia edizione 2016. Per il corridore del Team Etixx-Quickstep la soddisfazione è duplice, perchè a uno sprint dominato si aggiunge anche la conquista della maglia rosa, in virtù dei dieci secondi di abbuoni spettanti al vincitore di frazione. Proprio ad Arnhem, ultimo arrivo olandese di questa edizione della corsa rosa, perde dunque il simbolo del primato il beniamino del pubblico di casa Tom Dumoulin, che avrà comunque modo di rifarsi nelle restanti settimane di gara. Volata imperiale quella di Kittel, che precede praticamente per distacco il duo azzurro composto da Elia Viviani e da Giacomo Nizzolo. Quarto Andrè Greipel, sesto un altro italiano, Kristian Sbaragli. Delusione invece per il sudafricano del Team Dimension Data Johann Van Zyl, in fuga dall'inizio della tappa insieme a tre compagni d'avventura, poi in solitaria fino agli ultimi due chilometri, quando deve arrendersi al ritorno furioso del gruppo tirato dagli uomini della Etixx-Quickstep.

La terza tappa del Giro d'Italia 2016 è la copia speculare della precedente, con partenza e arrivo invertiti: da Nijmegen ad Arnhem per 190 km complessivi. Unico gran premio della montagna quello di Posbank (2.2 km al 2.9%), a 53 km dall'arrivo. Anche l'andamento della corsa è simile a quello di ieri, con una fuga di quattro uomini che prende il largo sin dalle prime battute. Ad avvantaggiarsi sono ancora Giacomo Berlato del Team Vini-Nippo Fantini, Maarten Tjallingii della Lotto-Soudal e i "novizi" Johann Van Zyl della Dimension Data e Julen Amezqueta della Southeast. I battistrada accumulano subito quasi sei minuti di distacco rispetto al gruppo, in cui sono gli uomini di Kittel a fare l'andatura. La giornata è caratterizzata da varie cadute, e il primo a farne le spese è il francese Peraud, costretto al ritiro. E' l'olandese Tjallingii a vincere lo sprint sul gpm di quarta categoria, garantendosi così la certezza di vestire da martedì la maglia azzurra di miglior scalatore. Mentre da dietro il ritardo del plotone scende sotto i due minuti, i fuggitivi cominciano a percorrere il primo dei due giri del circuito cittadino di Arnhem e, a 14 km dalla conclusione, è il sudafricano Johann Van Zyl a fare il vuoto davanti, con una splendida azione da poderoso passista. Il gruppo sembra tentennare, anche a causa di altre cadute che lo frazionano, ma è Bob Jungels della Etixx-Quicstep ad annullare quasi da solo il vantaggio dell'uomo al comando, beffardamente ripreso a soli due km dal traguardo.

Si giunge dunque ancora una volta in volata, con Fabio Sabatini abilissimo nel disegnare una curva verso sinistra e a pilotare il suo capitano Marcel Kittel. Quando il tedesco si alza sui pedali per l'accelerazione conclusiva, lo sprint è già deciso: approfittando di un buco, la maglia rossa del Giro fa il vuoto in meno di duecento metri, trionfando per la seconda volta consecutiva dopo il successo di ieri. Secondo è Elia Viviani del Team Sky, terzo Giacomo Nizzolo, della Trek-Segafredo, quarto Greipel della Lotto-Soudal, tutti costretti ad accontentarsi delle briciole dietro al tedesco. Kristian Sbaragli finisce sesto, il vincitore della Milano-Sanremo Arnaud Demare è ottavo, mentre Tom Dumoulin deve cedere il simbolo del primato dopo due giorni in rosa. Domani lunedì di riposo e rientro in Italia, dove finalmente si disputerà la prima tappa di questa edizione, l'insidiosa frazione con partenza da Catanzaro e arrivo a Praia a Mare. 

Ordine d'arrivo. 1. Kittel in 4h 23' 35". 2. Viviani s.t. 3. Nizzolo s.t. 4. Greipel s.t. 5. Porsev s.t. 6. Sbaragli s.t. 7. Hofland s.t. 8. Demare s.t. 9. Zabel s.t. 10. Mohoric s.t.

Classifica generale. 1. Kittel in 9h 13' 10". 2. Dumoulin a 9". 3. Amador a 15". 4. Ludvigsson a 17". 5. Moser a 21" 6. Jungels a 22". 7. Brandle a 23". 8. Kluge a 24". 9. Haga s.t. 10. Preidler a 26".