E' il polacco Michal Kwiatkowski del Team Sky ad aggiudicarsi la sessantesima edizione del Gp E3 di Harelbeke, classica del pavè che si corre su un percorso in parte uguale a quello del Giro delle Fiandre in programma domenica 3 aprile. Kwiatkowski, campione del mondo nel 2014, ha levato di ruota negli ultimi trecento metri il compagno d'avventura Peter Sagan, lo slovacco che aveva animato la corsa con una poderosa accelerazione su uno dei quindici muri degli oltre 190 km verso Harelbeke. Gara caratterizzata dal tentativo di rimonta di Fabian Cancellara, l'elvetico che si è trovato a dover inseguire a una settantina di chilometri dal traguardo per un problema meccanico. Lo svizzero del Team Trek è riuscito a riportarsi sul gruppo dei migliori nelle fasi decisive della corsa, salvo pagare lo sforzo e non resistere all'allungo del duo Sagan-Kwiatkowski.
Non c'è Greg Van Avermaet ai nastri di partenza dell'edizione 2016 del Gp 3 di Harelbeke. Il belga del team BMC è infatti costretto a dare forfait per una sindrome influenzale, lasciando i gradi di capitano all'azzurro Daniel Oss. La corsa si accende a settanta chilometri dalla conclusione, quando sul Taaienberg si muovono tutti i migliori, da Boonen a Stybar, da Cancellara a Terpstra, passando per Sagan, Vanmarcke, Benoot e Roelandts. Lo svizzero del Team Trek subisce però un problema meccanico, esattamente come Stybar, e perde così due minuti nei confronti del gruppo dei migliori, trainato dalla Etixx Quickstep, che fa lavorare Tony Martin per Matteo Trentin e Tom Boonen. Cancellara non si perde d'animo e accelera prima sul Paterberg e poi sul Kwaremont, portandosi dietro Stybar e riuscendo a colmare il distacco nei confronti dei migliori quando mancano trenta chilometri ad Harelbeke. Sulla penultima asperità di giornata, il Karnemelkstraat, è Michal Kwiatkowski ad attaccare per primo (sul Kwaremont ci aveva provato senza successo Terpstra), ma Peter Sagan non si scompone, rimonta e passa in testa in vetta. I due trovano immediatamente l'accordo per involarsi verso il traguardo, mantenendo un vantaggio che si aggirerà sempre intorno ai 30 secondi.
Il finale pianeggiante aiuta però il gruppo degli inseguitori, tirato ancora dalla Etixx Quickstep (prima Stybar, poi Tom Boonen per Matteo Trentin) a recuperare fino a dieci secondi alla striscione dell'ultimo chilometro. Davanti Kwiatkowski lascia lavorare Sagan, per poi partire con un'accelerazione secca e decisa ai meno trecento metri. Sembra un azzardo, con lo slovacco in grado di vincere comodamente allo sprint, ma Sagan, ancora a secco di vittorie in questa stagione (l'ultima risale proprio al Mondiale di Richmond) non trova la forza per replicare, piantandosi clamorosamente e consentendo al rivale di ottenere così una vittoria di grande prestigio. Il britannico Stannard è terzo, solo quarto uno stoico e sfortunato Cancellara, che si conferma però uomo da battere per Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix. Primo degli italiani Daniel Oss, decimo.
Ordine d'arrivo. 1. Kwiatkwoski 2. Sagan 3. Stannard 4. Cancellara. 5. Stuyven. 6. Boom. 7. Benoot. 8. Vanmarcke. 9. Drucker. 10. Oss.