Si svolgerà da domani fino a domenica 11 ottobre l'Abu Dhabi Tour 2015, gara ciclistica a tappe organizzata da RCS Sport e in programma nel deserto degli Emirati Arabi Uniti. Per molti corridori di primo piano si tratterà dell'ultimo evento cui partecipare prima della chiusura della stagione agonistica. Tra i grandi protagonisti della corsa araba troviamo il fresco campione del mondo Peter Sagan, che sfoggerà per la prima volta la maglia iridata conquistata a Richmond dieci giorni fa, Vincenzo Nibali, vincitore dell'ultima edizione del Giro di Lombardia, e Fabio Aru, al tramonto di un'annata per lui ricca di soddisfazioni e di successi prestigiosi (classifica finale della Vuelta in primis).
Ma a partecipare alla quattro giorni intorno ad Abu Dhabi ci saranno anche altri grandi esponenti del ciclismo internazionale, come Philippe Gilbert (team Bmc), Tom Boonen (Etixx-Quickstep), Alejandro Valverde e Giuseppe Visconti (Movistar), Michael Matthews (Orica Greenedge), Marcel Kittel e Tom Dumoulin (Giant-Alpecin), Elia Viviani (Team Sky) e Daniele Bennati (Saxo-Tinkoff). Presenti per l'Astana - oltre a Nibali e Aru - anche Andrea Guardini e Diego Rosa, praticamente l'intera colonia italiana della squadra kazaka. Il percorso si snoda attraverso quattro tappe, di cui tre di sola pianura, adatte alle ruote veloci e ad arrivi in volata, e una con traguardo in salita sabato 10 ottobre. La prima frazione è la Qasr Al Sarab - Madinat Zayed, 175 km interamente piatti, con gli ultimi quindici da correre all'interno di un circuito. Venerdì sarà la volta della tappa tutta cittadina attraverso le strade di Abu Dhabi, con partenza dal circuito motoristico di Yas Marina e arrivo sullo Yas Mall, anche qui con un percorso di 7.6 km da svolgere per cinque volte nel finale, per un totale di 130 km.
Sabato 9 ottobre sarà invece l'occasione per cercare un minimo di spettacolo con un arrivo in salita, sul traguardo di Jebel Hafeet, posto al termine di un'ascesa di dodici km con una pendenza media del 7.4% e tratti addirittura al 12%, mentre domenica passerella interamente dedicata al circuito di Yas Marina per concludere la corsa araba. Il significato tecnico dell'Abu Dhabi Tour rimane limitato, sia per caratteristiche del percorso che per collocazione in calendario (ma d'altronde non potrebbe essere diverso, date le alte temperature), mentre è interessante notare come ormai anche il ciclismo - generalmente disciplina fortemente legata alla tradizione - sia ormai sempre più sensibile alle sirene e all'appeal dei petrodollari, in una sorta di show di chiusura della stagione agonistica.