Se la Milano-Sanremo è per definizione la "Classicissima di primavera", il Giro di Lombardia è da sempre la "Classica delle foglie morte", ultimo impegno di rilievo della stagione ciclistica internazionale. Altra classica monumento tra quelle che si disputano in Italia, il Lombardia sconta la sua collocazione in calendario e un parco partecipanti non sempre all'altezza. Non pare essere tuttavia questa l'occasione, in quanto l'edizione del 2015 in programma domani (da quest'anno si corre la domenica, non più il sabato) presenta percorso e favoriti di livello assoluto. Oltre 245 chilometri di lunghezza, da Bergamo a Como, con in mezzo salite leggendarie come quelle della Madonna del Ghisallo e del Muro di Sormano.
La corsa si accenderà verosimilmente dopo i primi 175 km, quando i corridori dovranno affrontare in sequenza il Ghisallo (8.5 km di lunghezza con pendenza media del 6.4%) e il Muro di Sormano (1.4 km al 15%), prima di affrontare una discesa tecnica e un tratto di falsopiano che conduce verso la salita di Civiglio, da sempre punto chiave del Lombardia (4.2 km al 9.7%). Poi ancora picchiata e l'ultima asperità di San Fermo della Battaglia (2.7 km al 7.2%), dalla cui cima mancheranno poco più di cinque chilometri all'arrivo sulle rive del lago di Como, quest'anno posto come traguardo della classica d'autunno, mentre negli ultimi anni Lecco aveva fatto spazio anche a Bergamo come sede d'arrivo.
Ai nastri di partenza saranno molti i pretendenti alla vittoria finale, dal campione italiano Vincenzo Nibali (che potrebbe sfruttare anche le sue doti di grande discesista, in particolare se le strade dovessero essere bagnate dalla pioggia), all'ormai ex iridato Kwiatowski, passando per Rui Costa, Philippe Gilbert, Joaquin Rodriguez, Simon Gerrans e Damiano Cunego. In una delle corse più dure del panorama ciclistico internazionale (il Lombardia è considerato dai corridori al livello di difficoltà della Liegi-Bastogne-Liegi), sarà fondamentale capire chi riuscirà ad essere più brillante a questo punto della stagione. Tra gli italiani, Vincenzo Nibali è sicuramente in un buon momento di forma, testimoniato dalla vittoria del Trittico Lombardo dopo il successo di mercoledì scorso alla Tre Valli Varesine, nonostante la delusione per un Mondiale - quello di Richmond - in realtà non adatto alle sue caratteristiche. Con il Ghisallo e il Muro di Sormano a fare selezione, il terreno per attaccare in maniera incisiva sarà piuttosto quello delle ultime due salite, con le rampe di Civiglio da sempre trampolino di lancio per i vincitori delle passate edizioni.
Ma mentre Nibali avrà bisogno di staccare i suoi avversari in salita, altri favoriti come Gilbert, Purito Rodriguez e Gerrans potrebbero anche giocarsi il Lombardia allo sprint, in virtù di uno spunto veloce che manca al corridore messinese. Ma sono tante altre le variabili della classica delle foglie morte, sempre difficile da pronosticare per lunghezza e altimetria.