Vince l'italiano che non ti aspetti nella classica più antica del ciclismo tricolore. E' infatti Diego Rosa ad alzare le braccia il cielo davanti alla Basilica di Superga, traguardo della storica Milano-Torino, che precede di tre giorni il Giro di Lombardia, la "classica delle foglie morte" che chiude la stagione ciclistica internazionale. Rosa, partito come gregario di Fabio Aru e Mikel Landa, scatta quando mancano tre chilometri dall'arrivo, togliendosi di ruota gli avversari di giornata, tra tutti il polacco Majka e l'olandese Poels. Per il corridore dell'Astana - ventisei anni e professionista dal 2013 - è la prima vittoria di prestigio della carriera.
La partenza da San Giuliano Milanese vede immediatamente formarsi la fuga di giornata, con in prima linea gli italiani Chirico, Conti e Malaguti. I battistrada guidano la corsa (186 i km di lnghezza) fino alla prima scalata verso Superga, quando vengono ripresi dal team Astana, con Paolo Tiralongo a tirare il gruppo dei migliori. Sulla seconda e ultima ascesa verso il colle torinese, ci si attende un'accelerazione di Aru o uno scatto di Landa, dati per favoriti in questa Milano-Torino. Ma è invece Rosa, trovatosi nelle prime posizioni del plotoncino dei più forti, a partire deciso quando al traguardo mancano 2.700 metri. Due tornanti superati in grande agilità, e già si comprende che l'azione del corridore nativo di Corneliano d'Alba è destinata al successo. Rapporto leggero per Rosa, che si invola verso Superga con passo costante ma inesorabile. A nulla servono i contrattacchi di Poels del Team Sky e di Rafal Majka della Saxo-Tinkoff: l'azzurro regge alla grande anche superato il cartello dell'ultimo chilometro, prima di mettersi le mani sul casco per l'incredulità sulla linea d'arrivo. Dietro è proprio Majka a giungere secondo, con Fabio Aru terzo che esulta come se si trattasse di una vittoria personale.
Con questo successo Rosa si conferma corridore in crescita, passato oggi con estrema disinvoltura dal ruolo di gregario a quello di scattista, nonostante le sue doti in salita fossero già state evidenziate alla scorsa Vuelta a Espana. E' il terzo italiano dell'Astana a trionfare quest'anno in gare prestigiose (tappe al Giro e vittoria finale della Vuelta per Aru, campionato italiano e tappone alpino al Tour per Nibali), in attesa del Giro di Lombardia, classica monumento in programma domenica 4 ottobre. Intanto domani si disputerà la Gran Piemonte, altra corsa di un giorno tra le strade del Canavese.