L'attendismo dei giorni scorsi potrebbe costar caro ai big della Vuelta a Espana edizione 2015. I vari Aru, Rodriguez, Valverde (e per certi versi Quintana) hanno sottovalutato la tenuta in salita dell'olandese Tom Dumoulin, capace di resistere agli scatti di ieri sul Puerto de La Quesera del corridore del team Astana dopo essersi ripreso la maglia rossa di leader della corsa nella cronometro di Burgos. Restano dunque due giorni a Fabio Aru e compagnia per fiaccare la resistenza di Dumoulin, apparso peraltro in crescendo di condizione nelle ultime tappe di montagna, con una pedalata agile e redditizia. 

Il terreno per attaccare comincia a scarseggiare. Prima del tappone di domani a Cercedilla (ma l'arrivo non è in salita), la Vuelta propone oggi la diciannovesima tappa, da Medina del Campo ad Avila, cittadina castigliana nota per le mura e i bastioni medievali. Nell'avvicinamento a Madrid, i 185.8 km del percorso odierno potrebbero essere interlocutori, anche se non vanno trascurate le insidie di un finale impervio. Due i gran premi della montagna in programma: l'Alto de Valdavia, terza categoria, di tredici km con una pendenza media del 4%, e l'Alto La Paramera, 8,7 km al 5%, contrassegnato come gpm di seconda categoria. Dalla vetta di quest'ultima asperità mancheranno 19 km al traguardo di Avila, tra discesa e tratti di contropendenza. Il finale nel centro cittadino è in salita, con gli ultimi due chilometri che propongono uno strappo breve ma secco per andare all'arrivo.

Tappa sulla carta favorevole a scattisti finisseur come Purito Rodriguez, Alejandro Valverde ed Esteban Chaves, anche se è probabile che lo stesso Aru proverà a testare le condizioni della maglia rossa dell'olandese Dumoulin, peraltro da non sottovalutare su un arrivo del genere.