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Stato della corsa - Rodriguez ---> Fulsang 1'12" ---> Bardet 1'48" ---> Gruppo maglia rosa 6'48".

Con la vittoria di Purito Rodriguez si chiude anche la nostra diretta odierna. Andrea Bugno e la redazione ciclismo di Vavel Italia vi ringraziano per la cortese attenzione e vi danno appuntamento a domani con il live del Tour de France 2015

Torna tra i primi dieci della generale Vincenzo Nibali. Uno scatto d'orgoglio, per un Campione che troppo facilmente era stato messo nel dimenticatoio.

Questo l'ordine d'arrivo: 1 Rodriguez 2 Fuglsang +1.12; 3 Bardet +1.49; 4 Izagirre +4.34; 5 Meintjes +4.38; 6 Barta +5.47; 7 Sicard +6.03; 8 Cherel +6.28; 9 Valverde +6.46.

Tutto confermato, dunque, in classifica generale. Nibali stavolta tiene. Vince Purito, che in casa torna a trionfare dopo il Muro di Huy.

17.05 - Valverde lancia la volata, con Froome che lo segue a ruota con Quintana. 6'48" il ritardo della maglia gialla.

17.03 - Arriva uno spettacolare Meintjes. Transita con 4'33".

17.02 - Ultimi chilometri anche per il gruppo maglia gialla, che procede adesso tranquillo in attesa del traguardo.

17.01 - Terzo un ottimo Romain Bardet. 1'48" per il transalpino.

17.00 - Arriva anche Jakob Fulsang. All'arrivo accusa un ritardo di 1'12".

16.58 - Ultimi metri per Purito! Bacia il pubblico di casa. PURITOOOOO ROOOOOOOODRIGUEZZZZZ!!!! VINCE A PLATEAU DE BEILLE!

16.57 - Ci riptrova Quintana, l'unico che lo tiene è Froome, con Contador e Vangarderen in terza e quarta posizione.

16.55 - 1 Km - Ultimo chilometro per Purito. I mille metri più facili di tutta la salita. Tutto tranquillo per lo spagnolo, che va a conquistare la seconda vittoria.

16.54 - Contropiede di Valverde, con Froome che tiene la ruota. Riparte Quintana, tiene sempre il britannico.

16.53 - 2 Km - 2000 metri tra Rodriguez e la vittoria. PARTE FROOME IN GRUPPO! CONTADOR E QUINTANA RESISTONO! C'E' ANCHE VANGARDEREN!

16.51 - 2.5 Km - 1 minuto e dieci secondi il vantaggio di uno scatenato Rodriguez a Plateau de Beille, manca poco per il trionfo dello spagnolo.

16.49 - Contador e Nibali, nel frattempo sono in coda al gruppetto maglia gialla.

16.48 - QUINTANA! ATTACA QUINTANA! FROOME TIENE, CON PORTE CHE SI SPOSTA!

16.47 - Sempre Porte a legare il gruppetto Froome al duo Nibali-Valverde che avevano guadagnato qualche metro.

16.46 - 5 Km - E' lanciato verso la vittoria il Purito Rodriguez. Oramai è solo questione di tempo, con Fulsang che transita con 45" di ritardo.

16.45 - Ripreso Nibali da Valverde, che ha trainato il gruppo dietro di se.

16.44 - Una decina i secondi di Nibali sul gruppo, con Valverde che parte e stacca Froome e Quintana, che lentamente rientrano.

16.43 - 6 Km - Attacca ancora Purito che guadagna ancora qualcosa su Fulsang. Nibali dietro ha guadagnato qualche metro.

VINCENZO NIBALI! IL RISCATTO DELLO SQUALO DI MESSINA CHE CI PROVA CON L'ORGOGLIO!

16.41 - Non ha fatto il vuoto lo spagnolo trionfatore del Giro d'Italia, che si gira e viene ripreso dal gruppo. Un piccolo test.

16.40 - Alberto CONTADOR!!! PRENDE L'INIZIATIVA IL PISTOLERO E GUADAGNA POCHI CHILOMETRI SUL RESTO DEL GRUPPO MAGLIA GIALLA CHE NON RISPONDE!

16.38 - 7 Km - Sale molto bene Purito. Fulsang non molla e resta sempre attorno ai 15". Gruppo Froome a 8 minuti.

16.36 - Purito show! Raggiunge in un attimo Kwiatkowski e lo stacca.

16.35 - PURITO RODRIGUEZZZZ!!! SE NE VAAAA!!! LO SPAGNOLO STACCA TUTTI E DUE I COMPAGNI DI FUGA E PARTE ALL'INSEGUIMENTO DI KWIATOWSKI! FULSANG CI PROVA, SI PIANTA BARDET!

16.34 - Che break di Majka. Spacca il gruppo in due, taglia le gambe a molti corridori che erano in coda al gruppo maglia gialla.

16.33 - 8.5 Km - Sbraitano Fulsang e Purito nei confronti di Bardet. Il francese è l'unico che non ha ancora preso la testa del terzetto, oltre ad essere il meno brillante dei tre, ma anche lo scorso anno la tattica del transalpino era questa.

16.31 - 10 Km - Stavolta è il turno di Jakob Fulsang, che risponde a Purito che lo supera e rilancia l'andatura. Chi resta sempre a ruota è Bardet, che però tiene.

16.30 - Froome, Quintana, Vangarderen, Contador, Nibali. Questa la composizione del gruppo dietro Majka ed il treno della Sky.

16.28 - Ancora Purito, Fulsang non molla, Bardet in terza posizione. Il terzetto scende a 45" di svantaggio dal fuggitivo.

16.27 - Lo scatto dello spagnolo tra gli inseguitori miete la prima vittima: molla il sudafricano Meintjes, che però si è reso protagonista di una spettacolare azione.

16.26 - PARTE PURITO! SCATTA E PROVA AD ANDAR VIA!

16.25 - Torna in testa la Tinkoff. Majka in testa: c'è Contador che ha intenzioni bellicose?

16.23 - FULSANG! CHE SCATTO! CON LUI BARDET E PURITO! C'E' ANCHE IL SUDAFRICANO MEINTJES!

16.23 - 11.5 Km - Torna a scendere il distacco del gruppo, che torna sui 10' dal leader della corsa. Nibali sembra essersi ripreso ed è tornato tra i primi del gruppo.

16.20 - 12.5 Km - Anche per il gruppo inizia la salita. Iniziano i primi scatti, mentre in coda al gruppo, ahinoi, c'è ancora Vincenzo Nibali.

16.17 - 13 Km - Mentre il gruppo viaggia tranquillo verso Plateau de Beille, nel gruppetto degli inseguitori è bellissima l'azione di Cherel che lancerà, presumibilmente, Romain Bardet verso la vittoria.

16.14 - 14 Km - Si stacca infatti Sep Vanmarcke. Un solo uomo al comando. Kwiatkowski affronterà tutto solo questi ultimi quattordici chilometri di salita.

16.11 - 15 Km - Cherel prende subito la testa del gruppetto inseguitori, con Bardet che lo segue. Davanti, invece, Kwiatkowski cerca aiuto da Vanmarcke che però sembra già sfinito.

Questa l'altimetria dell'ultima salita, verso il GPM di Hors Categorie

16.09 - 16 Km - Breve svolta a destra e si sale! Vanmarcke e Kwiatkowski affrontano le prime rampe dell'ascesa verso Plateau de Beille.

16.05 - 18 Km - Ci siamo! La tappa entra nel vivo con Vanmarcke e Kwiatkowski che iniziano ad affrontare la grandinata! Ultimi chilometri di falsopiano, prima dell'inizio della salita.

16.00 - Continuano a guadagnare i due corridori in fuga verso Plateau de Beille: 2 minuti sui sette inseguitori, 11'30" dal resto del gruppo.

15.55 - 25 Km - Sale a 1'25" il vantaggio del duo di testa, mentre le telecamere inquadrano Vincenzo Nibali, al centro della polemica che l'ha visto protagonista in mattinata sul cambio di "guida" al vertice dell'Astana.

15.52 - 26 Km - Ottimo il ritmo imposto alla fuga da Michal Kwiatkowski che ha permesso alla coppia di guadagnare sui sette inseguitori, trainati da Jakob Fulsang dell'Astana, che vorrebbe ottenere la vittoria di tappa. Vanmarcke, passista e discesista fantastico, potrebbe dare una mano adesso nel tratto che porterà i due alle pendici dell'ascesa di Plateau de Beille.

15.47 - 30 Km - Attimi di paura per Meintjes. Il suolo bagnato lo fa sbandare e cadere, ma il sudafricano riprende prontamente la sella e torna in vetta al gruppetto di primi inseguitori.

15.44 - Mentre l'acquazzone allaga la salita verso Plateau de Beille, il vantaggio di Vanmarcke e Kwiatkowksi è cresciuto ad 1'.

15.39 - Il vantaggio dei due di testa cresce a dismisura nel tratto in discesa: 30" di vantaggio.

15.34 - 44 Km - Mentre si scende verso Tarascon-Sur-Ariege, sul traguardo è in corso un autentico nubifragio. Piove leggermente anche in discesa, dove i due fuggitivi sembrano riuscire a tenere a bada l'attacco dei nove inseguitori.

15.29 - 51 Km - Scollinano in questo istante i due battistrada. Il vantaggio si è ulteriormente assottigliato rispetto sia ai primi inseguitori, che in discesa si uniranno ai due, che al gruppo maglia rosa, che adesso ha 10' di ritardo.

15.25 - 52 Km - Sono stati oramai ripresi i due fuggitivi dal gruppetto inseguitori, formato da circa una decina di unità.

15.20 - 56 Km - Sempre più vicini gli inseguitori a Vanmarcke e Kwiatkowski. Sotto i venti secondi il vantaggio dei due battistrada.

15.12 - 57 Km - Dopo le polemiche della vigilia in casa Astana, Fulsang non solo è entrato nella fuga, ma prova anche a rilanciare l'andatura, riportando un gruppetto sparuto di poche unità a 20 secondi dai due battistrada.

15.10 - Il primo a staccarsi, quando mancano poco mento di 60 chilometri al traguardo, è Rigoberto Uran. Nel terzetto di testa, invece, si stacca Preidler. Scatto di Jan Barta tra i primi inseguitori, che crea una scrematura nel gruppetto.

15.05 - 59 Km - Inizia a mettersi a lavoro, in testa al gruppo, il team Sky di Froome. Il vantaggio inizia a calare, anche se resta costantemente sopra i dodici minuti. E' calato, ovviamente, il ritmo dei tre fuggitivi.

Questa, nel dettaglio, l'altimetria dell'ascesa verso il Port de Lers

14.55 - 63 KM - Sta per iniziare il terzo GPM di giornata, Port de Lers. Quasi 13 chilometri di salita al 6%, che porterà in cima, dove si scollinerà transitando per il GPM di prima categoria, prima di scendere verso valle. 13' il ritardo del gruppo maglia gialla!

14.50 - 66 Km - Mentre i fuggitivi sono ai piedi della salita che porterà al Port de Lers, il vantaggio continua a crescere salendo oltre il minuto dal gruppo di inseguitri e oltre la dozzina per il gruppo maglia gialla.

14.40 - 72 KM - Tre corridori si staccano dal gruppo di testa e partono in solitaria: Sep Vanmarcke, Georg Preidler, Michal Kwiatkowski hanno adesso circa 40" di vantaggio sugli altri diciotto fuggitivi della prima ora. Gruppo a 11'.

14.35 Nel frattempo, all'arrivo, questa è la pioggia che attende i corridori in vetta a Plateau de Beille.

14.30 Il primo aggiornamento dalla corsa arriva a 80 chilometri dall'arrivo, quando ci sono 22 corridoi in testa alla corsa, che hanno 9 minuti di vantaggio sul resto del gruppo maglia gialla: Vanmarcke, Rodriguez, Preidler, Coquard, Sicard, Intxausti, Durasek, Landagnous, Roy, Kwiatkowski, Fulsang, Westra, Bardet, Cheler, Riblon, Chavanel, Coppel, Barta, Meintjes, Brun, Delaplace, Garcia

14.15 Buongiorno amici lettori di Vavel Italia e benvenuti ad una nuova diretta live ed del Tour de France 2015. Dopo l'accoppiata pirenaica di questi giorni, arriva la terza ed ultima fatica per i corridori sulle montagne che separano la Francia dalla Spagna: è tempo di arrivare a Plateau de Beille, scenario storico del Tour e non solo. Da Andrea Bugno e dalla redazione ciclismo di Vavel Italia l'augurio di un piacevole pomeriggio in nostra compagnia.

La giornata più attesa sul fronte pirenaico, il classico tappone di montagna. Sul Tourmalet e verso la Cote de Cauterets, solo avvisaglie, timide schermaglie tra i principali protagonisti della corsa in giallo. Oggi, verso Plateau de Beille, non è ammesso il bluff, la strada chiama chi ha gambe e coraggio, perché in sequenza si affrontano quattro ascese di prim'ordine.

La tappa odierna

La partenza, da Lannemezan, è tranquilla, i primi 40 km sono accesi solo dal traguardo volante posto a Saint Bertrand de Comminges. Poco prima del km 50, il gruppo comincia a scalare il Col de Portet d'Aspet. Il Gpm, classificato come seconda categoria, presenta una lunghezza limitata, 4,3 km, ma le pendenze sono importanti (9,7% pendenza media). Al termine di una rapida discesa, la strada torna a salire verso il Col de la Core. 14 km, 5,7% di pendenza media. Un tratto in falsopiano divide questa seconda difficoltà dalla terza, Port de Lers. Altri 13 km di ascesa. La vetta è posta a oltre 1500 metri. Chi vuol accendere la corsa può tentare l'assolo qui, prima della "battaglia" finale. L'ultima asperità, con arrivo a Plateau de Beille, è Hors Categorie. 15,8 km, 8% di pendenza media, tratti durissimi che giungono al termine di una giornata senza sosta.

La tappa di ieri

Come preventabile, l'undicesima tappa del Tour de France edizione 2015 è stata una frazione di assestamento, con la maglia gialla Chris Froome intento a controllare la corsa sull'Aspin e sul Tourmalet. Distacchi invariati dunque nel secondo tappone pirenaico consecutivo, in attesa dell'arrivo in quota di domani a Plateau de Beille. La vittoria parziale è andata al polaccco Rafal Majka, compagno di squadra di Alberto Contador e protagonista di una fuga da lontano.

Il corridore della Tinkoff-Saxo ha corso con grande forza e determinazione, staccando i compagni di fuga sulle rampe più dure del Tourmalet, aumentando il suo vantaggio nel tratto in discesa, per poi gestirlo con relativa tranquillità sull’ultima salita prima del traguardo di Cauterets. Con un ritardo di un minuto è giunto al traguardo un mai domo Daniel Martin, al quale andrà sicuramente il premio della combattività per la sua azione piena di coraggio e cattiveria. Man mano, in modo sparso e disunito sono giunti al traguardo anche gli altri uomini che componevano la fuga della mattina, con Julien Simon e Thomas Voeckler, che non sono stati in grado di resistere alla verve di Majka.

Per quanto riguarda gli uomini di classifica, sul Tourmalet si è vista l’Astana di Nibali a fare l’andatura con Kangert e lo stesso Vincenzo, che hanno tentato di dare qualche frustata alla corsa. I big sono rimasti tutti insieme, ad eccezione di Barguil, che però è riuscito a rientrare nella lunga discesa del Tourmalet. Sulle rampe dell’ultima salitella, classificata come di 3° categoria però, Nibali è andato nuovamente in difficoltà, accusando all’arrivo, un passivo di 1 minuto su Mollema, e di 50 secondi nei confronti degli altri big, arrivati insieme. Dunque, in classifica generale non cambia nulla con Chris Froome saldamente in maglia gialla, e il resto del gruppo ad inseguirlo. Oggi, Richie Porte, splendido secondo ieri, ha lavorato a lungo per il proprio capitano e per questo nel finale ha perso contatto con i primi, mentre altri possibili sorprese come Uran e Rodriguez hanno mollato definitivamente le ruote dei migliori.

Le parole dei protagonisti

Dopo l'arrivo il kenyano del team Sky si ferma a parlare con i giornalisti presenti all'arrivo sul Col du Cauterets: "E' stata una tappa molto dura. Forse per chi l'ha vista dall'esterno è sembrata una corsa tranquilla ma posso assicurare che tanti corridori hanno speso molte energie a causa delle alte temperature e della media folle delle prime due ore di gara. Per fortuna ho sempre avuto i miei compagni di squadra al fianco, mi hanno scortato fino al traguardo. Di certo per noi adesso non è più necessario attaccare. I miei rivali non sono affatto demoralizzati, Nibali ha avuto una giornataccia ieri ma oggi ha messo la squadra a tirare sul Tourmalet. Nel finale ha perso ancora qualcosa, ma il Tour non è finito e mi aspetto di essere messo in difficoltà ogni giorno. La salita di domani che porta a Plateau de Beille è davvero dura, in molti pagheranno le fatiche della tappa di oggi".

Più positive le sensazioni di Alberto Contador rispetto all'arrivo di ieri. Lo spagnolo analizza la sua situazione: "Oggi mi sono sentito meglio, non ho perso altro terreno e Majka ha vinto la tappa. Ho sofferto molto il caldo, ma le condizioni sono uguali per tutti. E' un peccato non avere la forma dello scorso anno, per me sarà un Tour difficile e complicato, proverò a far qualcosa ogni giorno per vedere cosa può accadere. Froome? E' il più forte di tutti, ma cercheremo di metterlo tatticamente in difficoltà".

Gli fa eco il colombiano Nairo Quintana, maglia bianca di miglior giovane: "Oggi mi sono preso una giornata di tregua perchè eravamo tutti provati dallo sforzo di ieri. Un attacco da lontano domani? E' un'opzione ma bisognerà vedere come starà Chris. Ha già un bel vantaggio ma io mi sento bene e non mi arrendo. Cercheremo di approfittare di qualsiasi occasione ci capiterà perchè il mio obiettivo rimane quello di vincere il Tour".

Entusiasta invece il vincitore odierno, il polacco Rafal Majka: "E' fantastico vincere un'altra tappa del Tour, voglio dedicarla a Ivan (Basso, ndr), a Bennati che è caduto e a tutta la mia famiglia. Non avevo in mente di attaccare, ma queste strade mi piacciono, tra l'altro oggi c'era il Tourmalet e quindi ho deciso di provarci. Voglio vincere ancora, mancano ancora due settimane di gara, anche Alberto ha margine per rientrare su Froome".

Più dimesso il tono di Thibaut Pinot, terzo al Tour dello scorso anno e ora in grande difficoltà: "Non avevo le gambe nemmeno oggi, sono lontano dalla mia miglior condizione - esordisce il francese - non ho idea del perchè mi senta così, dovremo analizzare il tutto con la squadra per capire cosa sia andato storto. Ritiro? Se non credessi di avere altre possibilità, non sarei più qui. Psicologicamente sto bene, sono le gambe che non rispondono".

Cosa ci aspetta dal Tour

Dopo il trittico pirenaico, arriva la tappa di Rodez, disegnata su misura per agevolare fughe da lontano per tutti coloro che saranno fuori classifica al termine della tre giorni di montagna; attenzione all'arrivo di Mende di dopodomani: il finale è durissimo, con la Cote de la Croix Neuve (3 km al 10,1% di pendenza media) ideale trampolino di lancio per un'imboscata degna del miglior Alberto Contador. La seconda fase di corsa si chiude infine domenica con una tappa potenzialmente adatta ai velocisti: la Mende-Valence di 183 km, mossa nella prima parte, ma piatta negli ultimi cinquanta chilometri.

La buona notizia

La notizia che tutti gli appassionati di ciclismo, ma non solo, aspettavano è quella che riguarda Ivan Basso, costretto troppo presto a lasciare il Tour. "L'operazione eseguita dal professor Francesco Montorsi e dalla sua équipe ha avuto successo e il paziente, già ora in ottime condizioni generali, verrà dimesso dall’ospedale nella giornata di domani. Sulla base dell’esame istologico definitivo, che diventerà disponibile nei prossimi giorni, sarà possibile stabilire se siano necessarie o meno cure aggiuntive. La prognosi a lungo termine di questo tipo di tumore del testicolo è eccellente". Questo il comunicato che contiene il bollettino medico al momento del rilascio dalla struttura sanitaria milanese. Il ciclista della Tinkoff può essere contento del responso della prima fase della cura alla malattia e può sperare in una completa guarigione in quanto la prognosi a lungo termine di questo tipo di tumore del testicolo è eccellente.