Giampaolo Caruso vince, con un pizzico di rammarico. Conquista la classica Milan-Torino, domando il Colle di Superga, e ripensa a un Mondiale in cui è mancato l'acuto nel momento decisivo. La condizione è eccellente e i rimpianti si accumulano nel vedere il 34enne della Katusha affrontare con coraggio le rampe dello strappo decisivo, senza attendere gli ultimi metri per lanciare la decisiva stoccata. Prova a resistere Rinaldo Nocentini, ed è splendido secondo. Terzo Dani Moreno. Aru e Contador osservano gli eventi e al traguardo si accontentano di buoni piazzamenti. Quarto l'azzurro, sesto il fuoriclasse di Pinto.
193,5 km godibili, scanditi dall'attacco da lontano di Dal Santo, Leonardi, Pineau e Rota. Astana e Tinkoff tengono le redini della corsa e il vantaggio, giunto attorno ai sei minuti, scende con l'avvicinarsi del momento topico. Pineau è il più attivo, ma deve alzare bandiera bianca di fronte al contrattacco di Arredondo, Cataldo, Losada e Diego Rosa. Proprio l'italiano mette alla frusta il gruppo, che piomba sui fuggitivi ai meno cinque.
Qui parte Chernetskii, con la Katusha che studia un perfetto piano d'appoggio per Caruso. L'azzurro, sfruttando il lavoro del compagno, guadagna, in compagnia di Nocentini. Sul traguardo transita in solitaria, staccando di tre secondi il Noce. A 9" Dani Moreno, poco più indietro i grandi. Sorride l'Italia, in una corsa ormai simbolo del bel paese.
Ordine d'arrivo:
1) G.Caruso
2) Nocentini + 3"
3) Dani Moreno + 9"