El Pistolero, El Rey, El Campeon. Alberto Contador si prende tutto: tappa, maglia e vittoria morale della Vuelta Espana. Non avrebbe dovuto partecipare ed invece, non solo si è presentato ai nastri di partenza, ma si è anche dimostrato il più forte in salita e a cronometro, il più pronto mentalmente. Insomma il solito campione che siamo abituati a vedere. Ci ha provato Froome a far crollare la sua leadership: è scattato a più riprese frullando il suo solito rapporto agilissimo. Ma oggi, come ieri, Contador è stato il più forte, il dominatore assoluto della Vuelta 2014.
Gli organizzatori della Vuelta Espana hanno il gusto del sadico. Piazzare alla penultima giornata la salita più dura della la corsa è roba da far tremare i cuori e le gambe dei corridori. Il Puerto de Ancares non delude. Le sue pendenze sopra il 15 % ed i suoi interminabili rettilinei rendono questa ascesa un vero e proprio mostro da sconfiggere. Non ce la fanno Purito Rodriguez e Fabio Aru. L'atleta della Katusha ha provato addirittura a far saltare il banco con un attacco ai -9. Obiettivo: mandare in crisi Valverde. La sua azione è decisa e coraggiosa. Dura però solo qualche chilometro, fino a quando Froome non decide di fare sul serio. Il britannico della Sky si alza sui pedali ed aumenta il ritmo. Solo Contador riesce a resistergli, Valverde, invece, perde qualche metro e decide di gestirsi. Più indietro Fabio Aru, che paga le fatiche dei giorni precedenti, ma dimostra comunque di meritare un posto nella top 5 della Vuelta.
Ai meno cinque si forma un terzetto in testa, composto da Froome, Contador e Rodriguez. Purito, però, paga lo sforzo fatto in precedenza e viene staccato anche da Valverde. Addio alle speranze di podio. Davanti, invece, abbiamo il duello che tutti stavamo aspettando. Froome - Contador. Il ritmo agile e quasi computerizzato del britanico contro le "sparate" violente del Pistolero di Pinto. Le accelerazioni di Froome sono innumerevoli, quella di Contador, invece, è una, ma è secca, perentoria, decisiva. Negli ultimi 800 metri lo spagnolo si sbarazza facilmente del compagno di fuga e va a vincere la sua seconda tappa in questa edizione della Vuelta.
Froome paga 16", Valverde 57", Rodriguez 1'18", Aru 1'21". In classifica generale Contador chiude i giochi. Il suo vantaggio è di 1'37" su Froome. Difende il podio Valverde, davanti a Purito, quinto Fabio Aru. Domani a Santiago ci sarà la passerella finale, l'ennesima festa per un campione infinito, uno dei più grandi scalatori degli ultimi vent'anni, semplicemente Alberto Contador.