E' il tricolore giallo blu e rosso della Colombia a sventolare sulla vetta di Val Martello, la vittoria è tutta di Nairo Quintana dopo una tappa indimenticabile. Una tappa innazitutto inedita, mai vista prima. Gavia e Stelvio nella stessa giornata, insieme alla salita finale durissima di Val Martello. 139 chilometri durissimi, a condizioni climatiche quasi proibitive, fra pioggia, freddo, neve L'attesissimo colombiano della Movistar con la vittoria di oggi si è cucito anche la maglia rosa sulle spalle, dal momento che Rigoberto Uran ha chiuso a 4'11''.
Ma andiamo con ordine. Il primo scatto di giornata è di un altro colombiano, Robinson Chalapud, mentre già a tirare il gruppo c'è la Movistar di Nairo Quintana. A tagliare il Gpm del Gavia è proprio Chalapud, seguito a 49'' di distacco da altri due connazionali, i soliti Julian Arredondo e Jarlinson Pantano. Dopo la discesa verso Bormio, si ricomincia a salire verso lo Stelvio, Cima Coppi di questo Giro d'Italia. All'attacco c'è Franco Pellizzotti, seguito da Chalapud, Arredondo e Pantano. Si uniscono all'attacco anche Diego Rosa, Dario Cataldo, Hubert Dupont e Alexis Vuillermoz dell'Ag2r, oltre al polacco Niemec e al croato Kiserlovski. Il vantaggio della fuga, a cinque chilometri dalla vetta dello Stelvio, è di solo 1'20''. Attacca Cataldo, che con una splendida azione passa per primo sul Gpm, e a seguire tutti i corridori. Il vantaggio del corridore del team Sky è molto esiguo, ma riesce a incrementare sul gruppo maglia rosa grazie alla discesa dello Stelvio. In discesa però si fa vedere dalle retrovie anche Nairo Quintana, che allunga su Rigoberto Uran. Insieme a Quintana c'è un gregario del colombiano, Gorka Izaguirre, oltre a corridori come Ryder Hesjedal e il mattatore di questi giorni, Pierre Rolland, sempre presente nelle prima posizioni nonostante ormai fuori classifica.
Sono questi ultimi tre a giocarsi la vittoria di tappa, perchè a 10 chilometri dall'arrivo i tre davanti hanno oltre due minuti di vantaggio sul gruppo maglia rosa. Lo scatto decisivo del colombiano arriva a pochi chilometri dall'arrivo, allungo su Hesjedal e Rolland mollano. E' l'allungo decisivo verso la vittoria di tappa e verso la maglia rosa. Una bella ipoteca verso Trieste, anche se ci sono ancora la Cima Grappa e lo Zoncolan da affrontare. Seconda posizione in tappa per Hesjedal a 8'', mentre Rolland arriva a 1'13''. Quarta piazza per Kelderman, a 3'32'', quinto Pozzovivo a 3'37'' e sesto l'ottimo Fabio Aru a 3'40''. Uran arriva con oltre quattro minuti di ritardo, consegnando così la rosa al suo connazionale Quintana.