Sarà la cronometro conclusiva, non per specialisti, a decidere il Giro dei Paesi Baschi. Al termine della quinta tappa resta invariato il divario in classifica generale tra Alberto Contador, maglia gialla, e Alejandro Valverde, primo inseguitore. Dodici i secondi che separano i due fuoriclasse spagnoli all'alba dei 26 km contro il tempo. Il penultimo scorcio in terra iberica non sconvolge il rapporto tra i big, ma regala comunque spettacolo. Valverde attacca, tardi, alla ricerca soprattutto di un successo di tappa ancora assente. La stilettata del capitano della Movistar giunge a un km dalla vetta dell'ascesa finale, ma la risposta di Contador è puntuale. Si attacca alla ruota del connazionale e scollina in sua compagnia, quando mancano otto chilometri al traguardo. Il resto è una picchiata verso l'arrivo, segnata dal rientro sui tre di testa, bravissimo Poels a unirsi ai due sfidanti, di un gruppetto composto da tutti i grandi della classifica. La volata premia Swift, più riposato di Valverde, ancora piazzato. Terzo Kwiatkowski, supportato da un grande Tony Martin.
La tappa prende il via da Eibar e si distende per 160 km, con arrivo a Markina. Una sola asperità nella prima parte del tracciato, l'Alto de Muniketagane, 3.4 km con pendenza media del 7%. Tanti i tentativi di fuori uscita dal gruppo. Prima un plotoncino di 13 cerca l'allungo, con Villella che conquista punti importanti nella corsa alla maglia di miglior scalatore. Lo strappo buono al chilometro 45, quando sono addirittura in 16, poi 17 con il recupero di Gilbert, a tentare la sortita. Nomi importanti tra i battistrada. Luis Leon Sanchez, Mollema, Albasini. Il migliore in classifica tra loro è il giovane talento Barguil (5'33 il suo distacco da Contador questa mattina). La Saxo tiene il divario entro un limite accettabile e il vantaggio non scavalca mai i 2'. A cambiare le carte in tavola il forcing della Movistar, che lungo l'Alto de Santa Eufemia in pochi chilometri riduce il gap di un 1'20. Le continue salite sfaldano il gruppo di testa e di fronte all'Alto de Ixua, ascesa di 1° categoria, scappano in tre. Jungels, Mollema e Wellens lasciano i compagni di avventura, pian piano riassorbiti dal plotone.
La corsa si decide sull'Alto de Aiastia, 5 km al 5,5% di pendenza media. Il gruppo torna compatto sotto l'impulso della Movistar prima e di Kreuziger poi. Quando mancano poco più di 9 km parte Valverde, con a ruota l'ombra imponente di Alberto Contador. Un allungo vero, prolungato. Fa male a tutti, non ad Alberto. Poels torna sotto, con intelligenza, ma non aiuta i due di testa. La discesa favorisce gli inseguitori, trainati dal duo Bmc, Sanchez - Evans. Gli ultimi due chilometri servono a preparare la volata. Martin lancia Kwiatkowski, ma a doppia velocità giunge Swift, bravo a reggere in salita e imbattibile allo sprint.
Ordine d'arrivo:
1) Swift 3:56:57
2) Valverde s.t.
3) Kwiatkowski s.t.