Gli ori di Alberta Santuccio, Luca Curatoli e il team della sciabola maschile; il bronzo dei fiorettisti e quelli di Leonardo Affede, Camilla Fondi e Gabriele Cimini. Un altro week end di grande gioia per l'Italia della scherma nella Coppa del Mondo Under 20, vissuto fra Digione (spada femminile) e Udine (sciabola donne e uomini, fioretto uomini, spada uomini). La conferma di un vivaio senza fondo di grande talenti, in ogni arma. Sciabola sugli scudi: Camilla Fondi è la terza azzurra ad andare a podio in stagione. Prima di lei Flaminia Prearo e Sofia Ciaraglia. A Udine ha vinto Sage Palmedo, capofila di una schiera di piccole Zagunis crescono di scuola americana: secondo centro stagionale per non ancora diciottenne Sage. Tre americane nelle prime otto, un podio completato dalla russa Vorbyeva (giustiziera proprio della nostra Fondi in semifinale, 15-13 il punteggio) e dalla francese Manon Brunet. L'Italia risponde piazzando Eloisa Passaro al quattordicesimo posto e con un filotto di atlete che occupano le posizioni dalla 17 alla 20, nell'ordine Martina Criscio (Numero 1 del ranking mondiale di categoria), Chiara Mormile, Flaminia Prearo e Federica Donati.
Nelle gare maschili, Luca Curatoli si prende l'oro individuale e fa bis con la squadra. Con lui a cantare l'inno ci salgono Leonardo Affede (bronzo individuale), Francesco D'Armiento e Iacopo Rinaldi, dopo aver regolato 45-40 Francia A. Quattro azzurri nei primi otto nella gara individuale, fatalmente messi gli uni contro gli altri nell'assalto decisivo per la zona medaglie: e così Affede la spunta su Bonsanto, che ha dovuto alzare bandiera bianca causa infortunio, mentre Curatoli ha la meglio su Francesco D'Armiento, numero uno della classifica mondiale.
Se Foggia nutre sciabolatori (vengono proprio da quei lidi infatti tanto Martina Criscio quanto Francesco d'Armiento, leaders delle classifche rispettive), Catania forgia spadisti: Alberta Santuccio è solo l'ultimo prodotto della scuola che può vantare esponenti come Paolo Pizzo e Rossella Fiamingo. Proprio Alberta brinda al secondo successo stagionale dopo aver regolato a Digione l'enfant du pays Amelie Awong per 15-9. Ingresso nelle otto anche per Alice Clerici, che si è arresa all'americana Amanda Sirico ai quarti di finale. Dalla Francia a Udine per celebrare il podio di Gabriele Cimini, la cui cavalcata è terminata in semifinale al cospetto del magiaro Cho Taeun, poi medaglia d'argento.
La settima e ultima medaglia del week-end arriva dal fioretto maschile: per una volta a digiuno di podi nella prova individuale (migliore dei nostri è stato Francesco Ingargiola, undicesimo alla fine di una gara che ha visto il podio equamente diviso fra americani - vittoria di Axel Kiefer - e ungheresi), i ragazzi di ct Cipressa si sono rifatti nella prova a squadre dove han portato a casa la medaglia di bronzo, settima e ultima medaglia di questa week-end: la squadra A, composta da Michele del Macchia, Francesco Ingargiola, Alessandro Maci e Damiano Rosatelli, dopo aver perso per 45-42 in semifinale contro i tradizionali avversari della Russia, si sono presi il terzo gradino del podio dopo aver battuto nella finalina la Gran Bretagna per 45-41.