Si vola oggi sulle acque clorate del Palau Sant Jordi. Sono di scena i Signori della velcoità, gli uomini e le donne jet: 100 metri stile libero da fare tutti d'un fiato, con la sfida fra Magnussen e Adrian. C'è anche il nostro Dotto nel gran ballo degli uomini motoscafo, ma la sua gara termina all'ottavo posto. Vince Magnussen, davanti ai due americani Feigen e Adrian. Oro per la cinese Liu nei 200 farfalla e per Ryan Lochte nei 200 misti. Super Franklin nella 4x200 stile libero donne, vinta dagli Stati Uniti sull'Australia.

La sera dei motoscafi - 100 uomini, 100 donne (semifinali), e ancora 50 metri dorso. Un menù dedicato ai signori della velocità quello messo in tavola dagli organizzatori dei Mondiali di Barcellona. Spettacolo doveva essere e spettacolo è stato. Anche perchè sulla pedana del gran ballo ci sono salite anche la danese Pederesen e la russa Efimova con la sua classica cuffia rosa shocking d'ordinanza: sono loro a dare spettacolo nelle semifinali dei metri rana, con Rikke che parte a razzo e distrugge il record mondiale di Rebecca Soni, che dopo l'oro di Londra ha appeso cuffia e costume al chiodo. "Avrei voluto batterlo io il record stasera, ma Rikke è andata più forte e mi ha fregato" dice una sorridente Efimova ai microfoni della RAI, che domani proverà a prendersi il mondo in un duello che promette scintille fra le due. Le altre sono dietro anni luce. 
La gara dei 100 metri stile libero uomini è affare fra Australia e Stati Uniti: Nathan Adrain contro Jamers Magnussen. La spunta l'Aussie, Adrian è solo terzo perchè in mezzo si infila il gigante Feigen, 100 chili spalmati su due metri tondi tondi. Morozov ci prova a rovinare la festa, ma esuarisce la benzina prima che si esauriscano i 100 metri della gara. Luca Dotto fa quel che può e alla fine arriva ottavo. 
Parterre de roi anche domani nella finale dei 100 metri al femminile: Missy "The Missile" Franklin, Sara Sjostrom, la campionessa Olimpica Ranomi Kromowidjdjo, la rediviva Britta Steffen; e ancora la scatenata australiana Cate Campbell. Mancheranno Herasimenia (che a Barcellona non si è vista) e Ottesen - che ha preferito i lidi meno infestati da squali dei 50 metri - , ma il menù è molto ricco e domani lo spettacolo è garantito.

Super Ryan - Non si smentisce mai Ryan Lochte. I 200 misti sono territorio suo, per la terza volta di fila ai mondiali. Personaggio dentro e fuori dalla vasca il buon Ryan. Un reality show da lui voluto e di cui è protagonista, le scarpe con cui scendere in vasca ogni volta diverse e disegnate sempre da lui. Ieri a stelle e strisce, oggi a tema animale con tanto di pupazzetto. Dentro la vasca però nessuna pietà per gli avversari: ne fanno le spese il giapponese Hagino (argento) e Thiago Pereira che si spompa a pochi metri dall'arrivo e si deve accontentare del bronzo. Quanto a Lochte, giusto il tempo di passare ad incassare la medaglia d'oro, cantare l'inno e poi di nuovo in piscina per cercare la qualificazione alla finale dei 200 dorso: missione, nemmeno a dirlo, compiuta. Per l'Italia c'era in vasca Federico Turrini, ma l'azzurro non è riuscito a centrare la finale.

Le altre gare - La cinese Liu vince i 200 delfino. Una gara massacrante, quasi una tortura per le atlete. Di certo è una beffa per la Mireia Belmonte e per il pubblico del Palau Sant Jordi, che già pregustava l'eccheggiare della Marcha Real. Affare tutto asiatico anche la finale dei 50 metri dorso. Vince la cinese Jhing Zao davanti all'altra cinese Fu e alla nipponica Terakawa. Finale anche per la 4x200 stile libero al femminile: l'Italia, che schierava Alice Mizzau, Martina De Memme, Diletta Carli e Federica Pellegrini, ha chiuso al settimo posto. Vittoria per le statunitensi guidate da una stratsoferica Melissa Franklin, che in poche bracciate delle sua frazione annulla il vantaggio della povera Alicia Coutts, ancora una volta chiamata a chiudere la staffetta Australiana e che ancora una volta si vede beffata dalla Franklin.