E venne il giorno? Un ciclista africano avrà vinto il 100° Tour de France sul Mont Ventoux? Tra una settimana lo sapremo di certo. Intanto Froome mette le mani sul Tour dopo una salita verso la vettain cui tutti gli avversari hanno alzato bandiera bianca. Nel giorno di festa Nazionale francese, di fronte a un numero di spettatori impressionante, il capitano del Team Sky fa saltare tutti gli avversari e vince la tappa incrementando il suo vantaggio nella generale.
La partenza è impressionate, con i 49 di media nelle prime due ore di gara. E speriamo questo sia stato perché c’era vento favorevole. Nove i ciclisti davanti tra cui Chavanel, Losada, Sagan e Fredrigo. Il gruppo è tirato dalla Movistar, con Sky a ruota. La prima per Quintana, la seconda per capitan Froome. Movistar che resta davanti a tutti per molti chilometri, finché superati di poco i meno 30 all’arrivo, ecco Sky prendere in mano la gara. Come inizia il Mont Ventoux – unica salita di giornata – i fuggitivi si sfaldano. Chavanel rimane in testa da solo e siccome è festa Nazionale, Sagan saluta il pubblico impennando con una mano sola. Poi la maglia verde, sempre più verde, sparisce nel gruppo. La benzina è finita.
Il colombiano Quintana scatta a 13 dalla fine. Poco prima Nieve di lui aveva allungato da solo. Nieve riprende Chavanel, e Quintana tutti e due. Chavanel scoppia davanti, mentre dietro sono fuochi artificiali di gruppo con Valverde, Rodriguez, Fulsgang, Mollema, Ten Dam e Kreuziger che forse per passare il tempo giocano a domino. Uno molla, gli altri lo seguono all’istante come una sinfonia. La musica la suona Froome, con Porte davanti che sta dando l’anima. Resta, per poco, Contador. ma poco dopo anche lo spagnolo esce suonato da uno scatto furioso di Froome che scava un solco incolmabile. Il capitano della Saxo inizierà a perdere molti secondi.
Froome raggiunge Quintana – nel frattempo solo in testa – e se lo tiene a ruota fino a poco più di un chilometro dalla fine, quando Capitan Sky scatta nuovamente per giungere solitario sul Mont Ventoux. Non c’è storia, non c’è trippa per gatti, solo secondi per tutti. Quintana giunge secondo a 29”, dietro Nieve che coglie un terzo posto insperato a 1’21” dal vincitore, con Rodriguez a ruota. Arrivano quasi assieme Contador (che ormai non ne aveva più da due chilometri) e Kreuziger a 1’40” da Froome. A pochi colpi di pedale dalla coppia della Saxo, Fulsgang, Mollema e Ten Dam che, stremati, attraversano la linea d’arrivo con sbandamenti ciclistici quantomeno preoccupanti.
Classifica Generale (prime posizioni)
1° Christopher Froome
2° Mollema 4’14”
3° Contador 4’25”
4° Kreuziger 4’28”
5° Ten Dam 4’54”
6° Quintana 5’47”
7o Fuglsang 6’22”
8o Rodriguez 7’11”
9° Peraud 7’47”
10° Kwiatowski 7’58”
Domani seconda e ultima giornata di riposo, poi ancora 4 giorni di salite, inframmezzati dalla seconda cronometro individuale, mercoledì, e la ‘doppia’ Alpe d’Huez nella giornata di giovedì.