Siamo arrivati all'atto conclusivo della Rogers Cup. Grazie al fantastico torneo disputato, Stefanos Tsitsipas è entrato nell'Olimpo del tennis facendo già capire che se la può giocare tranquillamente con chiunque. Da lunedì il greco raggiungerà il suo best ranking e sarà sicuramente numero 15 del mondo, però una vittoria stasera permetterebbe al classe 1998 di scalare ancora un paio di posizioni in classifica. Dall'altra parte della rete trova però Rafael Nadal, a caccia del quarto trofeo nella rassegna canadese, titolo che sarebbe il secondo ottenuto in Ontario, mentre gli altri due li ha alzati al cielo a Montreal.
Tsitsi arriva in finale dopo aver disputato una competizione fantastica. Ha sconfitto, da U21, quattro top 10 di fila: Dominic Thiem, Novak Djokovic, Alexander Zverev e Kevin Anderson. Da cardiopalmo i due match disputati contro il teutonico e il sudafricano, nei quali ha dovuto fronteggiare match point e un tie break lunghissimo.
Rafa, invece, non ha ancora avuto match semplicissimi. Contro Benoit Paire ha perso molte volte il servizio. Nei match che lo vedevano opposto a Stan Wawrinka, Marin Cilic e Karen Khachanov ha spesso fatto fatica a strappare la battuta all'avversario. Lo spagnolo vuole, però, consolidare il primo posto in classifica volendo emulare le gesta del 2013, anno nel quale ha realizzato la tripletta Montreal, Cincinnati e US Open.
Un solo precedente tra i giocatori. Era il 29 Aprile ed era una finale. La superficie e l'ambiente erano differenti. La città era Barcellona e giocavano sull'amore del maiorchino: la terra battuta. Il mancino di Manacor scherzò il tennista di Atene vincendo agilmente 62 61.