Novak Djokovic annienta Alexander Zverev, sigilla la seconda affermazione londinese e certifica l'attuale superiorità all'interno del circuito ATP. Il serbo rappresenta al momento l'unica certezza, una nuvola di interrogativi oscura il cielo degli altri protagonisti presenti alle Finals. La O2 Arena torna ad accogliere, in data odierna, il gruppo Hewitt. Nel pomeriggio, l'incrocio tra Dominic Thiem - tramortito prima da Anderson e poi da Federer - e Kei Nishikori - travolto dal sudafricano nel corso della seconda giornata. Il clou in serata, il destino del sei volte campione Federer è ancorato alla contesa con Kevin Anderson, a sorpresa al comando a due terzi del cammino. La prestazione con Nishikori - 60 61 il punteggio finale - non può passare inosservata, in un'ipotetica griglia il 32enne di Johannesburg è secondo solo a Djokovic.

Federer - ricordiamo KO all'esordio con Nishikori, "un problema di testa" secondo l'elvetico - scende in campo con un solo risultato a disposizione. La vittoria con Anderson rappresenta il lasciapassare per la semifinale. Salire a quota 4 per avvicinare l'obiettivo minimo e scongiurare una prematura eliminazione - in caso di stop in due e successo in due di Thiem su Nishikori, spazio alla calcolatrice. Il bilancio di Federer con Anderson è positivo, lo svizzero comanda 4-1 e ha dalla sua l'unico passaggio sul cemento indoor - Bercy 2013, doppio 64. Inevitabile, però, tornare al duello di Wimbledon, con il prepotente ritorno di Anderson da due set sotto. 13-11 al quinto, l'uscita del campionissimo nel giardino di casa tra lo stupore generale.

Quando parliamo di Anderson dobbiamo dimenticare l'immagine del big-man capace di servizi poderosi e soluzioni di forza. Il sudafricano è oggi nel pieno della maturità tennistica e il recente rendimento conferma una crescita esponenziale in ogni ambito. Anderson gioca alla pari con chiunque, su questa superficie e in questa condizione psico-fisica è da prendere con le molle. Chiudere da primo del girone può inoltre consentire un accoppiamento più morbido sabato, giorno del penultimo atto, non è quindi da prendere in considerazione l'ipotesi di un tennista remissivo, poco concentrato.

Partita vera, con Federer appesantito da una racchetta carica di tensione e aspettative e un Anderson leggero pronto all'ennesimo sgambetto. Pronostico incerto, da una parte il Re spalle al muro, dall'altra il debuttante con intenzioni serissime. La sfida è in programma alle 21, diretta Sky Sport 1.