Kevin Anderson firma la vittoria più importante ed incredibile della sua carriera battendo Roger Federer. Sotto due set a zero, lo trasporta al 5° e vince 13-11 in un match emozionante, glorioso, e psicodrammatico. Ora attende Raonic o Isner.
Pronti, via, ed Anderson è già costretto a scalare la montagna. Non punge a dovere la prima - ottimo Federer in ribattuta con entrambi i fondamentali - e l'uscita dallo stesso è traumatica. Va sotto 0-40 con un inside-out di dritto spedito in corridoio, stecca con il rovescio e consegna il break. Al servizio, lo svizzero è una macchina, e delizia anche il pubblico con un chop di dritto più chiusura di rovescio vincente. 20. La risposta profonda ed ai piedi mette in difficoltà il sudafricano, che si scrolla la ruggine di dosso e muove il tabellino grazie al servizio. Fantasmi che tornano nel 5° game, quando viene raggiunto sul 30-30 dopo aver perso uno scambio prolungato da fondo, ed è costretto ai vantaggi dopo il vincente di dritto firmato dal 20 volte campione Slam.
Il drittone inside-out lo trasporta a palla game, ma solo la terza chance è quella propizia; servizio, più lungolinea vincente, continua la rincorsa. Federer è ingiocabile al servizio, Anderson invece capitola nuovamente. E' sempre il solito canovaccio; risposta anticipata, pallina profonda piazzata ai piedi. Il N°8 ATP fatica a tirar su certe palla, e soffre tremendamente lo slice lo scambio. Va sotto 30-40, poi sbaglia in lunghezza. L'elvetico va al servizio, ed è prassi; incamera il set con una demi-volèe deliziosa. 1-0 Svizzera.
Inizia di secondo set che sembra sorridere ad Anderson, il quale piazza il mirino, e fa fuoco con il servizio; Roger non ci sta, e lo costringe ancora una volta a sudarsi il game, trovando la parità con una risposta profonda. Ai vantaggi, il sudafricano sciorina due prima e fa 10. Nel primo parziale il N°2 del mondo aveva concesso un solo punto al servizio, ora addirittura concede il break; la sua curva al servizio non è perfetta, Anderson entra con prepotenza e risponde con una profondità disarmante, togliendo il tempo al suo dirimpettaio. Va sopra 15-40, altra stilettata in ribattuta, e break. Federer muove il tabellino, poi si mette l'elmetto e combatte per ricucire lo strappo; il dritto in corsa diagonale apre il game, il lob difensivo piazzato all'incrocio delle righe lo proietta a doppia palla break.
Anderson lo trasporta ai vantaggi, qui sbaglia due colpi da fondo e strappa il contro-break. Il successivo viaggio al servizio non è così scontato; il sudafricano apre con una risposta vincente con il rovescio, e si prende il break point con un'accelerazione di dritto. Un errore di Anderson - dritto lungolinea - scuote l'elvetico, che urla un "Komm jetzt", e fa fruttare il servizio. 33. Inizia un vortice di game interlocutori, che nemmeno Anderson - sopra 0-30 nel 12° game, grazie a due risposte azzeccate - riesce a bloccare, poiché Federer mette solo prime, e lo raggiunge al prolungamento. Primo mini-break ad appannaggio di Anderson, poi si scatena Roger che arriva sino al 63. Spreca due set point, vince l'ultimo con cross di dritto devastante. 2-0.
Nessun problema al servizio per Federer, bravo ad aprire il terzo parziale con un contropiede di dritto difficile da giocare, prendendosi il game. La battuta la fa da padrone, non si gioca e non si scambia; Roger prova a punzecchiare il suo avversario andando 15-30 in risposta, ma un dritto in recupero piazzato all'incrocio delle righe, ed un ottima copertura della rete lo proiettano a palla game, che sfrutta per pareggiare i conti. Ci riprova nel successivo, ma il canovaccio è lo stesso. Al terzo tentativo, grazie ad un vincente di dritto che pulisce la riga ed un passantino di rovescio, si guadagna i vantaggi, ed anche il match point.
Anderson, però, non fa sconti con il servizio, e vola 55. Inaspettato, arriva il break per il sudafricano; Federer non è ficcante con il dritto, commette errori su errori con il dritto e concede palla break. Si salva - dopo un orrenda palla corta - grazie ad un passante spedito in corridoio, ma l'errore successivo gli costa caro. 65 per il gigante, che va a battere per il set. La pressione lo attanaglia, Federer entra con il dritto, e va 0-40 grazie ad una volèe errata. Sembra fatta, ma il servizio ed un disastroso dritto di Roger lo salvano. Ai vantaggi, piazza la zampata. 2-1, set Sudafrica.
I primi game slittano via veloci, da ambo le parti, poi Anderson prova a dare la scossa al match. Va 30-30 con un passante diagonale filo rete, poi si prende la palla break grazie ad uno slice con taglio esterno che scappa via; Federer si aggrappa al servizio, e si salva in corner. Altro giro, altra sofferenza per il campione elvetico, che sembra abulico, quasi sfiduciato. il dritto è disastroso, Anderson azzecca la risposta con il rovescio e poi - aiutato dal nastro - propone un dritto difficile a Federer, che quest'ultimo spedisce in rete. Due game interlocutori, poi lotta sul 54, game al servizio con il quale Anderson può garantirsi il 5°. La parata più volèe conclusiva gli regala il 30-30, il dritto lungolinea vincente il 40-40. Va a palla break grazie ad un passante di rovescio, ma Anderson gli chiude la porta in faccia, imbraccia la racchetta, e sciorina due prime. Si va al quinto.
Primi due game ad appannaggio del servizio, poi Federer rischia. Sbaglia un dritto il lunghezza, ed una volèe elementare, poi ricuce con il servizio. Terzo gioco che ricalca gli stessi parametri, stavolta a parti invertite; Federer vola 0-30 grazie ad un passante ed un inside-out disastroso, il sudafricano ritrova la prima, va a palla game con un cross di rovescio, e picchia ai vantaggi. 33. Tiene il servizio Federer - soliti fantasmi scacciati sotto 0-30 - e poi tenta il colpaccio. Sotto 40-0, recupera sino al 40-40 grazie all'utilizzo certosino dello slice, si prende anche un break point, ma Anderson è solidissimo mentalmente e fisicamente, e non concede nulla. Sul 65, Federer lotta per guadagnarsi la semifinale. Con un ottimo dritto sale 0-30, ma un attacco scellerato ed un sfortunato scivolone rimettono le cose nel giusto binario.
Il rovescio all'incrocio delle righe lo proietta 40-30. Non sfrutta l'occasione, ma sopravvive ai vantaggi. Si continua a sondare il sottile filo del servizio, Federer prova ancora la stoccata - sale 15-30 nel 14° game con un rovescio anestetizzato e senza peso - ma Anderson è una macchina da guerra quest'oggi, programmata in maniera eccezionale. 77, si gioca. La battuta regge, da ambo le parti, ormai i nervi trainano il match. Il primo a cadere è Federer; trova un rovescio magico sotto 0-15, trova un dritto altrettanto fantascientifico sotto 15-30, ma poi butta alle ortiche il game con un doppio fallo ed un gratuito di dritto. Break. Non trema la mano di Anderson, è semifinale. Alza le mani al cielo e si scioglie in un sorriso incredulo.
(8) K. Anderson b. (2) R. Federer 26 67(5) 75 64 1311