Malvagio, a volte, il destino. Al secondo turno di Wimbledon Fabio Fognini e Simone Bolelli sono stati costretti ad incrociare le racchette. Amici da una vita, una grande coppia nel doppio, che ha fatto sognare l'Italia in Coppa Davis e non solo. Sull'erba londinese i due si sono incontrati, ma a prevalere è stato Fabio Fognini.

A partire meglio è il bolognese che conquista subito un break nel quarto gioco. Il tennista di Arma di Taggia è bravissimo a recuperare immediatamente lo svantaggio e a risalire da 0-40 nel sesto gioco. È sicuramente il turning point del primo set, tanto che Bolelli perderà tutti i giochi seguenti, subendo un parziale di 5 giochi di fila, da 3-1 in suo favore a 6-3 per Fognini.

Resta una bellissima partita anche nel secondo. Il ligure continua ad apparire sicuro di sé e dei suoi colpi, riuscendo ad uscire dallo scambio con dei meravigliosi vincenti. Bolelli si aggrappa al servizio nel tentativo di prolungare il match. Fognini non concretizza ben 8 palle break in tutto il set, sia per demeriti propri, ma anche per merito del bolognese, capace di giocare con freddezza nei momenti chiave. Nel decimo gioco, però, Fabio si trova 40-15 in risposta. Il classe 1985 salva il primo set point, ma il secondo viene concretizzato dal ligure che chiude 6-4 in suo favore.

Nel terzo set si complica ancora di più l'impresa di rimontare i due set di svantaggio per Bolelli. Fognini capisce il momento di difficoltà dell'avversario e ne approfitta per prendere due break di vantaggio e portarsi 5-0. Il bolognese conquista il game della bandiera, ma nel settimo gioco del terzo set il ligure chiude. Fognini accede al terzo turno di Wimbledon per la quarta volta nella sua carriera, confermando il risultato dello scorso anno. Sulla sua strada troverà il ceco Jiri Vesely.