Roger Federer trionfa all'esordio nella Mercedes Cup, torneo in programma sui campi in erba di Stoccarda. Piegato in tre parziali Mischa Zverev, ora Pella o Gunneswaran.
Conosciamo bene Zverev, solido attivista di un serve & volley ormai in via di estinzione. A Stoccarda, avrà di fronte Federer, tornato in campo dopo la cocente sconfitta di Indian Wells per mano di Kokkinakis, datata 24 marzo.
La tanto ricamata tattica diversa da utilizzare, con cui Zverev ha contornato la conferenza di ieri, non si vede in campo, dove il tedesco sciorina colpi con lo stesso disegno tattico a cui ci ha abituati; servizio e volèe, serve & volley. Federer brama, anticipa i colpi e lo mette subito alle strette; un paio di passanti in risposta - con il dritto dal centro del campo, di rovescio in corsa - lo proiettano a palla break, annullata con una pregevole stop-volley di Zverev successiva ad una profonda volèe. Ha un'altra chance l'elvetico, solito passante, bravo con il servizio il suo dirimpettaio. In battuta, Roger affoga subito le buone intenzioni dell'avversario registrando una resa ottima con l'uno-due; il colpo embrionale lo aiuta, il dritto - o rovescio che sia - funziona. 11, si gira. Zverev si difende con le unghie in battuta, rischia sempre, ed è costretto a salvarsi spurgando talento dalla racchetta; Federer quando ha la possibilità lo passa, altrimenti risponde forte e basso, costruendo colpi astrusi difficili da alzare e da far restare in campo.
Lucchetta il game con un coraggioso ace di seconda, mentre il 20 volte campione Slam continua a coltivare la sua storia d'amore con il mix servizio e dritto. Federer esordisce nel 5° game con due perle in risposta con il rovescio - favolosa la seconda, bloccando il polso - Zverev risale con la prima, ma è costretto a fronteggiare un altro break point. Attacco largo di Federer, e vantaggi, mentre si sprecano i vincenti; tre risposte dell'elvetico, due volèè - una pazzesca, con la racchetta che bacia l'erba e blandizia la palla un momento prima che tocchi terra - in campo del N°54 ATP, che blinda il servizio. Si corre sul filo dell'equilibrio, poi colpo di scena sul 43 Zverev. Black-out del Re; piazza la volèe in rete, sbaglia un facile dritto in maonvra, poi per confermare il disastro attacca debole al centro e sbaglia la facile chiusura nei pressi della rete. Sopra 53, Mischa azzecca il game in battuta - due ace, tra l'altro - e chiude il set.
Secondo parziale che sfila via più rapidamente. E' un Federer zoppicante quello che si presenta in battuta; poche prime - con un doppio fallo - e profondità minima dei colpi, è costretto ai vantaggi da una staffilata millimetrica con il rovescio del tedesco. Sbaglia l'attacco di dritto, e concede break point, ma si ricompone e tiene la battuta. Sfilano rapidissimi i quattro game successivi, ora primo turning point del set; falloso nei pressi della rete Zverev, l'elvetico va a doppia palla break con il passante. Due unforced lo costringono ai vantaggi; poi lo schiaffo al volo, ed una deliziosa risposta bloccata in diagonale per timbrare il break. Nemmeno il tempo di esultare, che Zverev risponde; palle profonde, chiusure a rete, errori dell'avversario ad aiutarlo. Contro-break a 15 pari si gioca con il 44 raggiunto al servizio. Poco male, il set lo incamera comunque; sul 54, un paio di passanti, e la poca lucidità a rete di Mischa lo tengono in vita. Si va al terzo.
Terzo parziale ancor più rapido, classico da erba. Si scende spalla a spalla sino al 3° game, poi Federer pesca i jolly. Lob e smash conclusivo, solito passante lungolinea in allungo per timbrare il break. Nel game successivo rischia lo svizzero, concedendo una palla break dopo una pioggia di unforced; setta il servizio, tiene la battuta e vola sul 41. Il match termina qui, con Federer che vince l'incontro in risposta grazie ad un passante di rovescio vincente.
(1) R. Federer b. M. Zverev 36 64 62