Day 3 a Parigi, con una spruzzatina di Day 2. Il programma odierno subisce variazioni, dopo che la pioggia aveva congestionato una parte del programma del lunedì. Alcuni match rinviati, altri iniziati e sospesi, poiché, oltre alle precipitazioni, il buio non ha dato scampo. Tra i match da completare figuravano quelli di Bolelli e Fabbiano, rispettivamente impegnati contro Nadal ed Edben, mentre Fognini e Lorenzi sapevano con certezza di scendere in campo oggi.
(1) R. Nadal b. S. Bolelli 64 63 76(9)
Per riassumere brevemente il match di Simone Bolelli possiamo pescare dal mazzo una statistica eloquente: 44 vincenti. Contro Nadal, al Roland Garros, sono tanti, e sto utilizzando un eufemismo. E' vero, l'altro lato della medaglia, unforced, recita 58, ma l'essere aggressivo comporta anche un margine di errore più ampio. Ripescato come LL, Simone è furioso sin da subito, non aspetta il maiorchino - tattica suicida - bensì lo attacca, pesca angoli, varia con drop e palle corte, e scalda tutto il pubblico dello Chatrier. Nadal capisce che stavolta bisogna sudare, che quel ragazzone con il capellino girato non non molla; nessun break fino al 54, poi nel momento cruciale il maiorchino inietta veleno ed intasca il primo set. Partenza spedita dell'azzurro nel 2°, arriva il break che lo proietta 31. Rischia addirittura il 41, ma il mancino di Manacor blinda il game ed inizia la personale scalata; 4 game consecutivi, 2 break, in tasca anche il secondo parziale, non senza soffrire. Terzo set spalmato su due giorni; altra partenza sprint del bolognese, sopra 30 con break, prima che la pioggia si abbatta sul centrale. Match sospeso, si decide tutto oggi. Nadal entra in campo con gli occhi della tigre, recupera subito lo svantaggio, ed i due danno vita ad un finale di partita pazzesco. Il tie-break è un inno al tennis, Bolelli si ritrova avanti rispettivamente 4-1, 5-2, e 6-3, rischiando di vincere un set grazie ad un cocktail vincente di sbracciate da fondo e palle corte. Nadal vince di forza, con il talento; Simone torna a casa con la consapevolezza di aver strappato 13 game - non succedeva dal 2015 - al miglior giocatore su terra, ed al padrone di Parigi.
(6) K. Anderson b. P. Lorenzi 61 62 64
Sul campo 7, Paolo Lorenzi non riesce a far match contro il N°6 del seeding Anderson. Il senese, rientrante da un fastidioso problema al piede, non riesce a scalfire il gioco del gigante sudafricano, che gli tarpa subito le ali, cucendo un match sui fondamentali, soprattutto servizio e dritto. Indietro di condizione, ed incapace di entrare in ritmo - Anderson è giocatore da uno/due - perde nettamente il primo, e non fa molto meglio nel 2°. Scatto d'orgoglio nel 3°, quando va sopra 20 prima dello stop per pioggia. Al ritorno, conferma il break, sembra rigenerato, ma Anderson non perdona, recupera lo svantaggio, e trionfa.
T. Fabbiano b. M. Edben 64 57 62 36 62
Altalena di emozioni, condite da equilibrio, ma non troppo. Thomas Fabbiano vince la battaglia sul campo 16 contro Edben, spuntandola al 5° set. L'australiano, non a proprio agio sul mattone tritato, ha subito sofferto il gioco di Fabbiano, bravo con la battuta ed in uscita dalla stessa. Salito 52 con doppio break, ne perde uno ma chiude 64. Sale da fondo l'oceanico, che risponde presente alle offensive dell'azzurro, e raccoglie punti anche con un kick lavorato che bacia perfettamente la terra e rimbalza alto. Vince il secondo 75, ma le montagne russe continuano. Al terzo è 62 Fabbiano, risponde 63 Edben prima dell'interruzione per pioggia ed il rinvio ad oggi. Ultimo set dove piovono break; l'australiano è il primo a tentare l'allungo definitivo, ma fallisce miseramente e viene travolto dal classe '89, che inanella 5 game consecutivi e vola al 2° turno. Ora sfida complicata con Coric.
(18) F. Fognini b. P. Andujar 64 62 61
Tutto facile per Fabio Fognini. Nonostante la condizione fisica precaria - il ligure gioca con le infiltrazioni - il tennis funziona e dà frutti, colorando il campo 7 di azzurro. Primo set dove vince la confusione e la poca lucidità; dopo aver rispettato la battuta nei primi due turni di servizio, i tennisti inanellano una serie di break - 5 - e controbreak, dal quale Fognini esce vincitore. E' il turning point del match, che vede dominare l'azzurro sia nel secondo che nel terzo set, con Andujar che perde prematuramente la bussola. Ora 2T con Ymer.