Ai piedi di Rafa Nadal. Barcellona progetta, per la giornata odierna, l'ennesima celebrazione, è tutto pronto per il trionfo, nel rettangolo di casa, del primo giocatore del mondo. Il maiorchino raggiunge l'atto ultimo al Barcelona Open Banc Sabadell senza fatica alcuna. David Goffin, come altri, regge l'urto solo nella fase inaugurale, poi si scioglie al cospetto di un rivale superiore per tenuta, impatto, forza, personalità. Eloquente 60, istantanea di un dominio pressoché totale. Vittoria n.9 sul rosso nel 2018, concede le briciole Nadal. L'accoppiata con Monte-Carlo è sostanzialmente scritta, manca solo la firma in calce al titolo. Rafa, rinvigorito dalla prediletta superficie dopo i problemi fisici accusati nei mesi iniziali di questa stagione, corre a perdifiato a caccia di record e trofei, il mondo scruta a distanza il cannibale.
Oltre la rete, una gustosa novità. La Next Gen si affaccia anche nella polvere, propone a Rafa un diciannovenne di talento e giovanile arroganza. Stefanos Tsitsipas siede al tavolo dei grandi, balla con il più grande. Non ci sono precedenti, d'altronde il ragazzo di Atene è all'alba di carriera, sta accarezzando con mano l'élite del circuito. Due volte ai quarti - Doha e Dubai, occasione sprecata con Jaziri - sale un ulteriore gradino, cancella Thiem, designato da molti come il rivale principe di Rafa sulla terra, e si ripete con un giocatore di primo piano come Carreno, reduce dal sigillo con Dimitrov e dalla semifinale conseguita nel 1000 di Miami.
L'incontro - diretta su Sky Sport - è in programma non prima delle 16 sul campo intitolato proprio a Rafael Nadal. Tsitsipas può calcare il terreno senza pressione alcuna, deve assorbire l'energia di un teatro caldo per avvicinare l'avversario, per creare al divino Rafa qualche interrogativo.