Balla tra l'incredulità e la felicita il volto di John Isner. Lo statunitense conquista il primo 1000 della carriera alla veneranda età di 33 anni sconfiggendo in finale il rampante Alexander Zverev. Una partita gradevole, vinta al 3° dal padrone di casa.

Nuovo giorno, vecchio Isner. Zverev mischia le carte ad inizio match con una risposta vincente, poi è assolo nel game iniziale della 34esima edizione del Miami Open, ultima a Crandon Park. Servizio e dritto funzionano alla perfezione, 1-0. Schiaccia il tasto play anche il giovane teutonico, che vive un game convulso. Long John risponde bene, il teutonico sbaglia due rovesci in manovra e lo trasporta a palla break con il doppio fallo. Il servizio lo aiuta, in particolar modo lo slice, ai vantaggi salva un ulteriore palla break - con la partecipazione attiva di Isner, il quale sbaglia una volèe a campo aperto - ed urla verso il suo angolo. Due game interlocutori – servizio, e nulla più – poi arriva l’esame anche per Isner. Un vincente ed un doppio fallo consentono al N°5 di volare 0-30, il servizio ricuce il disavanzo ma non gli evita i vantaggi. Qui annulla una palla break, e continua nel suo percorso.

Se Isner getta sale sul rovescio di Zverev punendolo con l’incrociato, senza capitalizzare le occasioni, il tedesco sciorina due risposte basse che Long John non riesce a tirar su. Non le capitalizza nemmeno Zverev, poiché è sfortunato nelle due risposte successive – rovescio fuori di nulla, e nastro sfortunato – ed è costretto ad issare bandiera bianca sulle prime dell’avversario. 4-4, ancora equilibrio. Lo stesso che trasporta il set al prolungamento. Non si gioca nei primi 4 punti, poi scambio di mini-break e sverniciata di Zverev sul doppio fallo di Isner. Il classe ‘97 inchioda una prima, e costringe all’errore il suo dirimpettaio. Set.

Zverev - Fonte: @MiamiOpen/ Twitter.
Zverev - Fonte: @MiamiOpen/ Twitter.

Nel secondo set non si gioca. I game sono un saggio dettagliato su come utilizzare ottimamente il servizio ed uscire con profitto dallo stesso, eventualmente. Quello che rischia un po' di più è Isner, con uno Zverev comunque presente in risposta e galvanizzato sulla scia del primo set. Nell'ottavo game, però, turning point nel set per lo statunitense. L'errore in manovra con il rovescio - unforced grave, palla piuttosto lunga - ed il successivo doppio fallo lo costringono ai vantaggi. Qui è costretto a fronteggiare palla break; Isner con una sbracciata di dritto lo punisce. Break. Il game successivo è tutt'altro che una passeggiata. Il teutonico risponde sempre, pazzesca la risposta di rovescio ai piedi che costringe Isner a colpire con il peso del corpo all'indietro. E' il punto del 30-40, ma il nativo di Greensboro cancella la possibilità. I vantaggi ci regalano punti pazzeschi. Dalla veronica più passante chirurgico di Isner, al recupero monstre di Zverev sulla volèe. Alla fine ha ragione lo statunitense; dritto rischiosissimo che pulisce la riga e servizio vincente. 1-1, si va al terzo.

Isner - Fonte: @MiamiOpen/ Twitter.
Isner - Fonte: @MiamiOpen/ Twitter.

Primi due game senza scossoni, poi Zverev rischia grosso. Perde un 15 sulla diagonale di rovescio, poi affonda il dritto a metà rete. Sale 30-40, ma non capitalizza. Ha un'altra possibilità ai vantaggi - pazzesca catenata con il dritto anomalo - ma il teutonico stringe i denti e non cade nelle sabbie mobili. Non ne vuole sapere Zverev, il quale subisce nuovamente al servizio e scende 0-40 tra suoi errori e meriti di un Isner profondo come non mai. Non si scompone, cancella tre possibilità più una ai vantaggi. Regna, ancora, l'equilibrio. Il torpore, per modo di dire, viene spezzato dallo statunitense. E' ancora lui che fa il bello ed il cattivo tempo in risposta. Pesca un inside-out poderoso con il corpo buttato all'indietro, ed accoglie l'errore di Zverev volando 15-40. Stavolta Sascha può nulla, perde lo scambio sulla diagonale del rovescio e si consegna allo statunitense. Schiuma di rabbia scagliando più volte la racchetta al terreno, mentre Long John conquista in carrozza l'ultimo e decisivo game. Set, e torneo. Primo 1000 della carriera. 

(14) J. Isner b. (4) A. Zverev 67(4) 64 64