Roger Federer non sbaglia, e raggiunge l'obiettivo prefissato ad inizio torneo. Batte Robin Haase, conquista la semifinale del 500 di Rotterdam, e di conseguenza la prima posizione del ranking mondiale. Da lunedì, sarà il più anziano tennista a sedersi sul trono, a 6 anni di distanza dalla sua ultima apparizione.
Non c'è tempo di metabolizzare le emozioni, bisogna iniziare subito a far mulinare braccio e colpi. Federer parte al servizio, ed al secondo 15 del match indossa già il cappello da illusionista; passante di rovescio bloccando il polso sull'attacco profondo di Haase, riga spazzolata e pubblico già in fermento. L'olandese sembra giocare con il freno a mano tirato, apparecchiando un programma tattico ottimo per il suo dirimpettaio. Non anticipa i colpi, non offende, ed accorcia pericolosamente le traiettorie dei suoi colpi; Federer sale 0-40 e sente profumo di break, ma il servizio dà una grandissima mano ad Haase, che prima impatta, e poi ai vantaggi vanifica ogni chance. ll livello della contesa è alto, Haase pesca un paio di volèe fantastiche nei pressi della rete, Federer tenta di variare cervelloticamente, mentre il servizio fa l'andatura. L'elvetico però viaggia sulla falsa riga del match di ieri, pasticcia con i colpi base, ed è falloso, mentre Haase è centrato sia al servizio che in risposta. Il tennista di casa pesca un game di livello sul 4-4, gioca sugli errori di Federer - il quale arriva, a volte, tardi sulla palla e commette alcuni gravi errori tattici - sale 15-40, e viene punito dal passante in diagonale di Haase, che tiene senza alcuna remora anche il suo turno al servizio e vince il set.
La sfuriata di Federer ad inizio parziale dà i suoi frutti. L'elvetico gioca a tutto braccio, mette la sesta ed è offensivo all'inverosimile, sostando anche a rete se necessario. Strappa il servizio ad Haase a zero, e scappa via nel punteggio accogliendo anche i molteplici errori del tennista di casa. Fa il compitino, cerca di sbagliare il meno possibile, ed è aiutato da un Haase lontano parente dal brillante giocatore ammirato nel primo set. Confeziona il secondo break sul 4-1 e conquista l'1-1 in 19 minuti.
Rottura prolungata per Haase, con Federer che rilassa i muscoli e ritrova nuovamente geometrie ed un livello di gioco discreto. Questo basta per disgregare definitivamente quelle poche speranze a cui si aggrappava l'olandese; dopo l'errore, Federer lo punisce con un passante di rovescio di solo polso che lo proietta subito avanti nella contesa. Il match ormai è ben indirizzato, con l'elvetico che fa accademia e sente l'odore della storia game dopo game. Il doppio fallo finale di Haase gli regala la semifinale, e la tanto agognata vetta.
(1/WC) R. Federer b. R. Haase 46 61 61