Dopo aver sperato in una rinascita agli ultimi Australian Open, Novak Djokovic si è arreso all'evidenza dei suoi problemi al gomito destro, sottoponendosi negli ultimi giorni a un "piccolo intervento chirurgico" all'articolazione infortunata. Il tennista serbo, trent'anni, soffre ormai da un paio di stagioni di fastidi al gomito, che lo hanno anche costretto a star lontano dai campi di gioco per oltre sei mesi, da Wimbledon 2017 agli Australian Open 2018. La sconfitta in ottavi di finale a Melbourne contro il sudcoreano Hyeon Chung ha acuito i problemi di Nole, che ha salutato il primo Slam spiegando di dover riflettere sul suo futuro. Dopo una decina di giorni, ecco la decisione: intervento chirurgico al gomito destro, avvenuto in gran segreto in Svizzera, per cercare di guarire definitivamente da un infortunio che lo ha fortemente condizionato nelle ultime due annate. Non sono ancora chiari i tempi di recupero: fino a pochi giorni fa, Djokovic aveva lasciato intendere di poter rientrare a marzo per il Master 1000 di Indian Wells, mentre ora invece il suo stop potrebbe essere più lungo.

E' stato lo stesso giocatore serbo ad annunciare di essersi sottoposto a operazione, attraverso un messaggio rivolto ai suoi tifosi, postato sui suoi account social: "Sono alle prese con questo infortunio da due anni - le parole di Nole - e durante questo periodo sono stato visitato da molti medici. A dire il vero, ci sono state opinioni differenti, diagnosi diverse, suggerimenti diversi. Non è stato facile per me scegliere quale strada intraprendere. La scorsa stagione sono rimasto fuori per sei mesi, nella speranza di tornare pienamente recuperato, ma sfortunatamente sentivo ancora dolore. Mi è mancato davvero poter competere, fa parte del mio DNA e allora ho provato a giocare agli Australian Open. Dopo la conclusione dell'avventura australiana, insieme al mio team ho deciso di provare metodi diversi e pochi giorni fa ho accettato di subire un piccolo intervento chirurgico al gomito. Ora mi sembra di essere sulla buona strada per il pieno recupero. E' praticamente un viaggio stavolta, lo ammetto. Sto imparando molto, e sono grato per questo. Mi sono sempre preso cura del mio corpo, cercando i modi più naturali possibili per guarire e il mio fisico mi ha ripagato con alcuni anni eccezionali nel circuito. Ora sono estremamente positivo ed entusiasta di poter proseguire nel mio recupero in modo da tale da poter tornare nel posto che amo di più, il campo. Vi manterrò aggiornati e grazie per il vostro supporto".