Anno nuovo, vecchie abitudini. Vavel Italia torna ad essere la casa del circuito Challenger, e - come di consueto - vi propone due recap che fanno il punto sulla prima settimana tennistica dell'anno. Il collega Stefano Fontana vi ha raccontato Prayford, io farò il punto su Noumea e Bangkok.

Challenger Noumea ($75.000)

Nella collettività francese della New Caledonia sorge Noumea, sede dell'Internationaux BNP Paribas, Challenger da $75.000, cemento. Qui, quattro azzurri ai nastri di partenza: Caruana - l'unico capace di superare il 1T - Caruso, Gaio e Napolitano. Un plotone di Next Gen al via - dai più conosciuti Moutet e Ruud, al nostro Caruana - capitanato, però, dall'esperienza fatta tennista: Julien Bennettau. Il 36enne francese - alla sua ultima stagione da professione - è la TDS N°1; la casacca del secondo la indossa Taylor Fritz. Il percorso del transalpino dura poco; Piros lo estromette al 1T. Lo stesso ungherese affronta e perde contro Noah Rubin, che mette l'elmetto e ferisce a morte tutti i suoi contendenti: ai QF vince in rimonta la sfida Next Gen contro Moutet - giustiziere di Caruana - e batte Sakharov, che aveva estromesso dal torneo un pezzo importante come Ruud. E' finale. Sotto, invece, Fritz non delude: supera agevolmente Novak, lotta in maniera estenuante contro King sputandola 76(4) 57 64 e vince un'altra battaglia con De Schepper in un match dal doppio tie-break. In finale, però, nulla da fare: Rubin trionfa in due set: 75 64. 

Challenger Bangkok ($50.000)

Nella città più famosa della Thailandia, nonché capitale della stessa, sorge il KPN Academy-Usierra Bangkok Open, Challenger da $50.000, cemento. Saltano all'occhio i tre italiani al via: Arnalboldi, Vanni e Cipolla, entrato nel main draw passando per le qualificazioni. Percorso breve per gli azzurri: buon Cipolla, ancora in rodaggio, che supera Petrovic all'esordio prima di arrendersi a Granollers; si ferma al 2T anche Arnaboldi, estromesso da Rola, mentre Vanni saluta all'esordio crollando nel 2° e 3° set contro Oliveira. Nel tabellone orfano di top 100, a presidiare la parte alta è Yannick Maden, TDS N°1. Sotto, invece, c'è Go Soeda, TDS N°2. Il teutonico - non al top della forma - vince con un doppio 6-4 contro Popko prima di cedere al fisico nel match contro Lee, che viene proiettato ai QF grazie al Walkover. Qui incontra Marcel Granollers, TDS N°5 uscito con furore e veemenza dal cuore della parte alta dopo aver accolto le sconfitte di Tatsuma Ito - TDS N°3 - e Jurgen Zopp - TDS N°5 - al 1T. L'iberico strapazza il coreano e regola con facilità anche Rola - reduce da uno scontro tutt'altro che agevole con Karlovskiy, terminato 76(10) 64 - approdando in finale. Soeda, invece, viene estromesso nettamente dal qualificato Mats Moraing, che si rileva presto la sorpresa del torneo. Supera D. Wu, Zhang - TDS N°7, vinto per Walkover causa un problema alla spalla - e Nedovyesov, strappando il pass per l'atto finale. La finale è spalmata su tre set; vince l'iberico in rimonta.