Ad Abu Dhabi, prime risposte di campo. Due match per allineare il tabellone a livello di semifinale. Kevin Anderson supera in due set Pablo Carreno Busta, mostrando da subito ottima condizione. Il gioco del sudafricano poggia come naturale sul servizio. Forza spesso la seconda, strappa in apertura di primo set. Il parziale scorre rapido, perché Anderson nulla concede pallina alla mano. 63. Nel secondo, Carreno riesce a gestire meglio lo scambio, lavora da fondo e non concede spazio al rivale. Il prolungamento è naturale soluzione, 7 punti a 2 Anderson. Si guadagna un match di prestigio anche Bautista Agut. L'atteso Rublev, reduce dalla finale con Chung alle Next Gen Finals, si scioglie al cospetto di un giocatore dal potenziale inferiore, ma dalla comprovata solidità. Anche qui la disputa si risolve in due, prevale lo spagnolo 75 62. 

Le semifinali

La giornata odierna si apre con il confronto tra gli sconfitti di ieri - Carreno Busta e Rublev - in palio la quinta posizione. Dalle 14 - ora italiana - spazio alle semifinali. Il primo a scendere in campo dei cosiddetti "big" è Dominic Thiem. L'austriaco deve fornire risposte importanti dopo una chiusura di 2017 in chiaroscuro. Thiem è atteso all'ultimo passo, manca ancora qualcosa per albergare con merito nell'élite della racchetta. Dopo il quarto turno all'US Open, profonda descensio, confermata dall'eliminazione nel round robin londinese - KO con Dimitrov e Goffin. Di fronte a Thiem, Kevin Anderson. Il sudafricano ha una partita alle spalle, è quindi più rodato ed in fiducia. Inoltre, Anderson può sfoggiare un passato perfetto con Thiem. 6-0 al momento, 6 incontri su superficie rapida - cinque outdoor, uno indoor. Ultimo duello lo scorso anno, a Washington lotta serrata. Decisivo il tie-break del terzo, 9 punti a 7 Anderson. 

Epilogo, non prima delle 16, con Novak Djokovic. Il serbo torna a disputare un incontro dopo diversi mesi. Problemi fisici, carenza di autostima, diversi interrogativi da sciogliere all'alba di una stagione decisiva per la carriera di Nole. Obiettivo definito, punta la vetta ATP, punta a riacquisire un trono ora lontano. Dopo il titolo a Nottingham, finale con Monfils, apparizione a Wimbledon e ritiro forzato nel match con Berdych. Ora Djoko impugna la racchetta per sfidare Bautista Agut, bravo a cogliere le falle di un talento purissimo ma ancora acerbo come Rublev. Favori del pronostico per Djokovic. Sei vittorie in sette partite con Bautista, a Roma, nel 2017, sigillo con doppio 64. L'unico squillo spagnolo nel 2016, a Shanghai.