Dopo una breve parentesi, il tennis torna a far capolino. Siamo all'alba del 2018, alle porte i primi tornei dell'anno, terreno di preparazione allo slam australiano. Abu Dhabi anticipa Brisbane, Doha e Pune. Un torneo esibizione, il Mubadala World Tennis Championship, in grado di attrarre protagonisti e riflettori. Le defezioni contribuiscono a ridefinire il tabellone, mancano Nadal - fuori causa anche per Brisbane - Raonic e Wawrinka. La competizione inizia quest'oggi, due match per designare gli avversari di Thiem e Djokovic, già in semifinale. Domenica, poi, la succosa novità al femminile, Williams - Ostapenko. La regina contro un'aspirante tale. 

Il primo incontro è in programma alle 17 - 14 in Italia - e mette di fronte Kevin Anderson e Pablo Carreno Busta. I precedenti sorridono al tennista sudafricano. Anderson parte con un'incollatura di vantaggio, ha dalla sua le tre sfide in archivio ed approda al match in fiducia dopo la buona chiusura di 2017. Primi battiti tra i due a Casablanca - terra battuta - nel 2013. Decisamente più significative le fermate dei mesi scorsi. In Canada e all'US Open, sussulto di Anderson. Un solo set in tre partite per Carreno. Anderson - su superficie veloce - sfrutta ovviamente l'incidenza del suo servizio, vanta, tra le altre cose, anche la finale di Washington - KO con Zverev. Un giocatore solido, difficile da battere. Due piccole macchie, le eliminazioni al primo turno a Vienna e Bercy per mano di Garcia Lopez e Verdasco. 

Situazione diametralmente opposta per Carreno Busta. Approccio positivo con il 2017 per lo spagnolo, ma epilogo in difetto. Dopo la semifinale all'US Open, come detto con Anderson, filone negativo. Sette sconfitte in otto partite, unico spiraglio di luce a Vienna - 1T con Pella. Partecipazione alle finals senza lode. Ingresso alla seconda giornata - per i problemi fisici di Nadal - due battute d'arresto con Thiem - in tre set - e Dimitrov - periodico 61. Deve voltare pagina e ritrovare le giuste sensazioni. Predilige la "polvere", ma sa difendersi con costrutto anche su superficie rapida.