Nel primo pomeriggio, Federer vs Goffin, piatto ricco di una giornata destinata a chiudersi in serata - ore 21 in Italia - con la seconda semifinale. Un incrocio non certo pronosticabile all'alba del torneo, la O2 Arena di Londra accoglie infatti Grigor Dimitrov - prima forza nel gruppo Sampras - e Jack Sock - seconda forza alle spalle di Federer nel gruppo Becker, con due successi in tre partite. Partiamo dal bulgaro, certamente favorito all'alba della sfida. Bravo, Dimitrov, ad approfittare di un'apertura dettata dai problemi al ginocchio destro di Nadal. Grigor - tre titoli in stagione, alcune partite di straordinario livello proprio con Rafa - è all'ultima chiamata. Dopo anni di lotta interiore, tra propositi e realtà, sembra sul punto di completare una maturazione mentale finora rifinita solo parzialmente. Non è in discussione il potenziale tecnico, da sempre avvicinato a quello degli eletti. Fondamentale, nel percorso del bulgaro, la vittoria d'apertura con Thiem, condita da alcuni passaggi a vuoto, ma anche da un'evidente superiorità. Dalla seconda partita, un rullo compressore, briciole per i rivali, quattro giochi complessivi per Goffin e Carreno Busta. Senza Nadal - come detto ai box - senza A.Zverev - il futuro n.1 ancora in cerca d'autore - il tennis si aggrappa a Dimitrov, rispolverando una rivalità annunciata tempo fa e poi ricoperta dalla polvere. L'anti-Federer per tutti, ma occorre ribadirlo sul campo. 

Dimitrov non può permettersi distrazioni, deve gestire la pressione del momento e del palcoscenico. Di fronte, un avversario che ha invece ben poco da perdere. Jack Sock - indicato come infiltrato in sede di presentazione delle finali - è con merito tra i quattro, dopo le affermazioni con Cilic e soprattutto A.Zverev. Catapultato a Londra dopo il trionfo a Bercy, sembra vivere su una dimensione parallela, di magia e soluzioni. Non ha il potenziale di Dimitrov, ma specie con servizio e dritto può costruirsi qualcosa di importante. Sfrutta al meglio i punti di forza, convive con alcune debolezze. 

Interessante valutare i precedenti, Sock è in vantaggio 3-1. Nel 2014, quarti a Stoccarda e W Dimitrov. Si tratta dell'unico sigillo bulgaro, da allora bandiera americana in tre occasioni, l'ultima in stagione a Indian Wells, 76 al terzo. Numeri che rimescolano le carte, che sembrano offrire al pubblico presente una partita. Le coordinate emozionali possono intaccare la supremazia tecnica di Dimitrov, siamo a un punto di non ritorno, soprattutto per il vincitore del recente 1000 di Cincinnati.