Chiusa la fase a gironi, con verdetti alquanto sorprendenti - il forfait dopo una sola partita di Nadal e la qualificazione di Jack Sock - Londra ospita quest'oggi le due semifinali. Non mutano gli orari, il primo singolare è in programma alle 15 italiane e vede in campo il principale protagonista della competizione corrente e dell'intera stagione della racchetta. Roger Federer, più volte maestro tra i maestri, insegue un titolo che manca nella personale bacheca dal 2011. Lo svizzero si presenta al match dopo un percorso netto in sede di qualificazione, con tre successi in altrettanti impegni. Dopo l'apertura in controllo con Sock, due sigilli al terzo, prima con A.Zverev - per due set partita in equilibrio e qualche interrogativo - e poi con Marin Cilic - rientro dopo un prolungamento in difetto. Aldilà di qualche naturale pausa - alcuni errori, un servizio non sempre presente - Federer sembra avere ampio margine, di braccio e di testa, sul resto della concorrenza. 

L'avversario in semifinale è David Goffin. Il belga approda al penultimo atto dopo un travagliato percorso. Oscillazione pericolosa tra paradiso ed inferno, con una condizione fisica da monitorare con attenzione. Selvaggia lotta con un menomato Nadal all'esordio, firma al terzo. A seguire, la caporetto con Dimitrov, spifferi di ritiro, una costante difficoltà nel muoversi all'interno del rettangolo di gioco. Arcobaleno di gloria alla tornata n.3. Approccio in chiaroscuro con Thiem - break austriaco ad inaugurare la partita - poi un monologo. Goffin ha un bagaglio tecnico invidiabile, ma ipotizzare un incontro pari è alquanto complesso, per diversi motivi. Federer si abbina alla perfezione con giocatori come il belga, perché ha una superiore velocità di palla, più incidenza con la battuta, in sostanza riesce fare tutto a un livello superiore. 

A confermare l'assunto, i sei precedenti, tutti di stampo svizzero. Primo accenno di rivalità al Roland Garros del 2012. Quattro set e W elvetica. In stagione, semifinale a Basilea, tre giochi nel complesso per Goffin. Basilea è il punto di contatto, teatro addirittura di tre partite tra i due. Come detto, Federer è senza dubbio l'uomo copertina del 2017, pioggia di titoli, 2 tornei del grande Slam e l'occasione per chiudere da Re. Non da meno Goffin. Nel suo piccolo, il belga vanta l'accoppiata Shenzhen - Tokyo, a cui aggiunge le finali di Sofia e Rotterdam. Si disimpegna bene sul veloce indoor, il problema è oltre la rete. Un enigma senza soluzione, anche a 37 anni.