La settimana dei sogni di Filip Krajinovic si trasforma in quella d'oro di Jack Sock, americano e testa di serie numero sedici del tabellone del Master 1000 di Parigi-Bercy. Sock, alla vigilia lontanissimo dalle Finals di Londra, si impone nel torneo sul veloce indoor francese (5-7 6-4 6-2 al qualificato serbo) e si qualifica così per lo showdown di fine anno, tra i migliori otto al mondo. Beffato dunque in extremis lo spagnolo Pablo Carreno Busta: per lo statunitense, oltre alla gioia per l'approdo alla O2 Arena di Londra, c'è anche la soddisfazione per la prima affermazione in un torneo della categoria 1000 (dopo che quest'anno si era aggiudicato gli appuntamenti sul cemento di Auckland e Delray Beach). 

La finale di Bercy si apre con i due giocatori che tengono agevolmente i rispettivi turni di battuta. Sia Sock che Krajinovic indirizzano bene lo scambio con la prima di servizio, per poi aprirsi il campo prevalentemente di dritto. L'equilibrio rimane intatto fino al quinto game, quando l'americano perde la battuta dopo una serie di errori, regalo che però il serbo non sfrutta, concedendo a sua volta il break nel successivo gioco. Dopo lo scambio di favori, i due finalisti riprendono a marciare ai loro ritmi, con Sock che sembra maggiormente in controllo della situazione, più incisivo con il dritto e abile a variare il gioco con palle tagliate e persino palle corte. L'americano sbanda però nel dodicesimo game, quando commette diversi errori gratuiti: decisivo un dritto sotterrato malamente in rete, che consente a Krajinovic di convertire il primo e unico set point e di fare quindi corsa di testa nella partita. 

Come però spesso capita a giocatori non abituati a reggere una pressione prolungata, il serbo apre il secondo parziale concedendo un break all'avversario, che si rianima volando via prima 2-0 e poi 4-1 pesante, grazie anche alle difficoltà atletiche di Krajinovic, stanco dopo una settimana e oltre di maratone. Qui però il serbo ritrova energie inattese, recupera un break di svantaggio e si riporta in scia, sul 3-4. Sock annusa il pericolo, si rimette in carreggiata al servizio, riguadagna concentrazione e chiude il set con lo score di 6-4, prima con un bello scambio concluso con un corpo a corpo a rete, poi grazie a una risposta sbagliata del suo avversario. Dopo oltre un'ora e mezza di gioco, la finale è dunque in parità, ma Krajinovic non riesce più a rientrare nel match: il qualificato serbo perde nuovamente il servizio in apertura (gran rovescio di Sock), deve inseguire trovandosi sotto 1-3, annulla due palle break che chiuderebbero i conti, ma poi deve arrendersi a un gran passante (ancora di rovescio) dell'americano, che vola sul 4-1 con il servizio a disposizione. Lo statunitense comprende il momento di difficoltà dell'avversario, ipoteca la finale tenendo la battuta e, sul 5-1 in suo favore, ottiene il terzo break del set (altro errore di Krajinovic da fondo), che gli vale la vittoria a Bercy e un posto tra i magnifici otto delle Atp Finals di Londra. 

Krajinovic (Q) - Sock (16) 7-5 4-6 1-6