“Il dolore durante il match con Cuevas era molto forte, ma non era il momento di ritirarsi. Mi sono fatto curare per provare a giocare oggi, ma era impossibile. Non si tratta di preservarmi per Londra, ma di pensare a lungo termine. Se sto così, sono impossibilitato a giocare”.
Il percorso di Rafa Nadal, nell'ultimo 1000 di stagione, si interrompe prima del match di quarti di finale. Campanello d'allarme nella giornata di ieri, un'affermazione complessa con Cuevas, evidente il dolore al ginocchio destro, causa del ritiro anticipato dalla competizione. Lo spagnolo opta per una via conservativa, inutile rischiare. Il fastidio, dalle parole del maiorchino, non appare di poco conto. Pressoché nullo l'effetto delle cure di rito, giusto alzare bandiera bianca. Non è in discussione la leadership mondiale, posizionata blindata con il successo su Chung all'alba del torneo, di certo qualche dubbio aleggia sulle finali londinesi. Ad oggi, la presenza del maiorchino nell'appuntamento di fine anno, tradizionale luogo di ritrovo per i migliori otto di stagione, non è sicura.
A beneficiare del ritiro di Nadal, il serbo Krajinovic. Un nobile percorso di qualificazione, contro giocatori di buon livello ATP come Pella e Djere, poi tre sigilli di notevole impatto. Dal rapido Sugita al potente Querrey, per finire con Mahut. Ora l'inatteso aiuto della sorte, porte spalancate verso la semifinale.