Marin Cilic non sbaglia, e piega Borna Coric al terzo e decisivo set. Vitale il break nel 7° game che gli consegna il pass per i quarti, dove troverà Marton Fucsovics.
La senescenza del corpo nel momento più importante della carriera, le lacrime a sottolineare l'immenso dolore. Marin Cilic spinge il tasto reset, ed inocula la concentrazione nell'ultima parte di stagione. Sicuro della partecipazione al Masters affronta Borna Coric, Next Gen dal servizio e rovescio debordanti.
I due turni di battuta inaugurali sciorinano differenti resoconti. Cilic è una macchina perfetta, settata su servizio - terribile la prima al centro - e dritto in uscita dallo stesso, utile a togliere tempo e soluzioni al giovane dirimpettaio. Coric risponde con un servizio meno potente ma più lavorato, che ferisce parzialmente Cilic. Il N°4 - infatti - inizia quasi sempre lo scambio, e lo mette alle corde con il classico dritto al fulmicotone che gioca in tutte le salse. Un paio di errori di troppo graziano il suo connazionale, che impatta sull'1-1. L'equilibrio non dura molto, Cilic è perfetto anche in ribattuta e sballotta Coric da una parte all'altra del campo scagliando colpi da fondo ficcanti e precisi. Il dritto lungolinea che lo trasporta a palla break è fantastico, l'errore del nativo di Zagabria vale il break. Cilic conferma facilmente l'allungo e vola sul 4-1. Il set si stabilizza sul binario dell'equilibrio, ma Cilic è bravo ad inibire l'ultimo acuto del suo avversario, che con un rovescio vincente conseguente alla seconda era salito 15-30. Poco male, Marin chiude la porta e porta a casa il set.
Il secondo parziale appare nettamente più equilibrato dopo un game iniziale terminato ai vantaggi e vinto da Coric. Fino al 2-2 il set scivola velocemente e senza particolari colpi scena, con i tennisti che non disdegnano alcune proficue discese a rete. Il giovane croato sale 3-2 grazie al servizio, poi lima gli artigli nel game successivo. Propositivo in risposta, rapido negli spostamenti e pesante con i colpi piatti. Miscela letale, che ingabbia Cilic e lo obbliga a rincorrere. Il N°4 ATP si complica la vita con un doppio fallo, poi getta la spugna su un perfetto rovescio incrociato che bacia la riga e scappa via. Break, 4-2. Cilic non riesce ad intaccare le sicurezze di Coric, si va al 3° e decisivo set.
Nell'ultimo parziale, il pathos sale vertiginosamente. Aumentano gli scambi da fondo ed il livello del tennis, che gode di continui cambi di direzione con i colpi base, uniti a colpi di uncinetto giocati nei pressi della rete. Continua a regnare l'equilibrio nel set mentre molteplici bracci di ferro infiammano il Centre Court. Sul 4-3 Cilic, arriva la svolta definitiva. Il croato è favoloso da fondo, tarpa le ali ad un Coric comunque solido ma troppo poco propositivo per pensare di impensierire gli arti del gigante di Medjugorje. Un'ottima volèe dopo l'attacco di dritto lo trasporta 0-30, una lavatrice di rovescio lo proietta a palla break. Il punto decisivo è uno scambio infinito senza esclusione di colpi, vinto da Cilic grazie ad un diagonale perfetto. L'ultimo game è accademia; game, set & match.