Torna anche questa settimana il nostro appuntamento con Spazio Challenger, la rubrica che ci porta nelle pieghe dei tornei minori del circuito ATP. Oggi andiamo da una parte all’altra del globo: dall’Uzbekistan agli Stati Uniti, tra volti nuovi e vecchie conoscenze.

Poche sorprese in quel di Tashkent, in Uzbekistan: Daniel Istomin trova pochi problemi, partendo da testa di serie, nell’arrivare in semifinale. Spiazzati Setkic ed Ignatik, che a sua volta era arrivato in quarti di finale superando due set a zero Danilo Petrovic. Contro il padrone di casa arriva Guillermo Garcia-Lopez, che conferma la sua stagione superlativa: percorso perfetto, senza perdere nemmeno un set, per eliminare in serie Yevseyev, Molchanov e Safranek, eliminato con un doppio 6-3 in quarti di finale. Il ceco, in precedenza, aveva eliminato l’azzurro Berrettini: comunque buono il passaggio contro Lopez-Perez per il nativo di Roma.
Deludono invece Kravchuk e Bublik, entrambi fermati al secondo turno nella parte bassa di tabellone: a superare il next-gen kazako, reduce da un periodo non brillante, è Sakharov, mentre a passare contro il russo è Marek Jaloviec, che poi approda in semifinale con un 7-5 al terzo. Nella parte bassa, invece, Yuki Bhambri esce al secondo turno contro l’ottimo Majchrzak: il cammino del polacco incrocia quello di Safwat, a sua volta eccellente nel superare Gabashvili al primo turno e Thomas Fabbiano, che partiva da testa di serie, al secondo: 6-3, 3-6, 6-2 a favore dell’egiziano, poi costretto a cedere in quarti di finale.

Le due semifinali vedono Garcia-Lopez superare Istomin in una gara estremamtente tirata: 7-6, 6-4 davanti ad un pubblico calorosissimo, che vede però il proprio beniamino di casa cedere il passo. Nella parte bassa, Kamil Majchrzak impiega quasi due ore per avere la meglio, con un 6-3 al terzo, su Jalovec. In finale, però, gli sforzi del classe 1996 non sortiscono effetto: 6-1, 7-6 a favore di Guillermo Garcia-Lopez, che porta a casa il titolo.

A Fairfield, negli Stati Uniti, va in scena un torneo da 100.000 dollari di montepremi: testa di serie numero uno è Ernesto Escobedo, che cede subito al secondo turno contro Bradley Klahn. L’americano passa anche in quarti di finale contro Nikola Milivojevic, piegato al terzo dopo quasi due ore. Nel secondo spicchio di tabellone brilla Maxi Marterer, che non perde neanche un set per eliminare Klein, Bangoura e Fanselow, a sua volta bravo a togliere di mezzo una testa di serie come Mmoh. Fuori al primo turno anche Ramnathan, che scivola al terzo set contro Kamke: il tedesco si scontra però con il classe 1994 Chris O’Connell, bravo poi a sbarazzarsi anche di Bryan Fratangelo in un tiratissimo quarto di finale, chiuso col punteggio di 7-6, 5-7, 6-4. Nella parte bassa, invece, si scontrano due dei tennisti più in forma del momento: Mckenzie Mcdonald e Tennys Sandgren. Ennesima sfida tra americani nei challenger a stelle e strisce, ed ancora una volta passa il classe 1995: scavallato col punteggio di 7-6 il primo set, il secondo è una passeggiata. 6-2 per chiudere la contesa e volare in semifinale. Semifinale dove Mcdonald incrocia O’Connell, altra pratica risolta piuttosto facilmente: 6-4, 7-5 in ottanta minuti per avanzare alla finale. Dall’altra parte, Klahn passa con ancora più facilità: 6-1, 6-3 ai danni di un irriconoscibile Maximilian Marterer. Lo scontro definitivo, però, finisce ancora una volta a Mcdonald, che conferma di essere fenomenale a questo livello sul cemento americano: due set senza storia ed ennesimo titolo stagionale.