La spettacolare Qizhong Forest Sports City Arena sorge a Shanghai, in un piccolo spicchio di paradiso che contrappone la cruda bellezza con l'arida vita periferica. Qui, tutti i migliori tennisti del mondo si ritrovano per prendere parte allo "Shanghai Rolex Masters", Masters 1000 in onda nella sopracitata metropoli cinese. Tornano i due navigati guerrieri, che dovranno schermare infilzanti fendenti sferrati dalla lunga opposizione che vagheggia un trionfo.
► Favoriti
⇒ Rafa Nadal
Al netto degli ultimi risultati e delle ultime tambureggianti prestazioni sul ghiaccio, non può che essere l'indiziato N°1 per saccheggiare Shanghai. L'US Open vinto ha mostrato un Nadal grintoso, spumeggiante e camaleontico, con un servizio maggiormente affilato e pungente ed un reticolato d'idee chiaro e preciso, che gli ha permesso di osare maggiormente riducendo all'osso inutili tatticismi. A Pechino - contro Dimitrov - è arrivata la 60esima vittoria dell'anno; un trionfo fatto di onnipotenza tennistica nel 1° set e consistenza tattica nel 3°, con un piccolo break nel parziale centrale, dove abbiamo riassaporato il compassato Nadal. La finale del China Open è il nono atto finale raggiunto dal terribile mancino di Manacor, che ne ha portato a casa 5 trofei - Montecarlo, Barcellona, Madrid, Roland Garros ed Us Open - ed ha la concreta possibilità di salire a 6. Obiettivo non facile, di fronte c'è l'eccentrico ed oscuro Kyrgios, mazzolatore al servizio e da fondo. Rafa risponde presente.
⇒ Roger Federer
Lo svizzero parte secondo in graduatoria, riordina idee ed obiettivi attendendo il suo momento. La festante Shanghai lo ha accolto caldamente, lui vuole ripagare affetto e fiducia con le prestazioni sul campo. La stagione rimane di livello stratosferico, puntellata da 2 Slam inaspettati e da 5 titoli totali. Gli US Open - però - hanno mostrato un Federer vulnerabile ed incalzato dalla fatica di un 2017 che ha acutizzato nuovamente i suoi problemi alla schiena. Nello Slam newyorkese, lampi di genio sparsi che non hanno fatto eco alla costanza ed alla condizione, due clienti che si sono pian piano avulsi dal corpo dell'elvetico. Saltata la settimana di 500 asiatici, Federer torna in Asia per un 1000, quello di Shanghai. Fondamentale il servizio e la velocità di colpi in uscita da esso, dogmi fondamentali per non farsi imbrigliare dagli avversari nella morsa della freschezza. Il genio non è sazio.
► Outsider
⇒ Nick Kyrgios
Ebbene sì; il 22enne di Canberra può spazzare via la concorrenza se concentrato a dovere. L'eccentrico ed imprevedibile australiano della racchetta ha tutto per fare la voce grossa in quel di Shanghai. Servizio al fulmicotone, forza ed agilità da fondo, capacità di spezzare lo scambio cambiando gioco o accelerando. A Pechino ha mostrato un gioco spettacolare e tremendamente concreto, grazie al quale ha sbaragliato la concorrenza. Shanghai può essere un ottimo trampolino di lancio per volare verso i più grandi, definitivamente stavolta.
⇒ Alexander Zverev
Fa capolino anche il giovane teutonico, il quale - in questi giorni - ha raggiunto matematicamente la qualificazione alle Finals di Londra, mettendo a repentaglio la sua partecipazione alle altre Finals, quelle relative alla Next Gen. La solidità fisica e mentale del tennista di Amburgo è disarmante, soprattutto se la rapportiamo all'età. Specialista da fondo, è in grado di far male con dritto e rovescio in tutte le salse. Pecca a rete, ma può migliorare. Il cemento è la sua superficie, la Cina lo attende.
Occhi aperti - come sempre - alla Next Gen. Donaldson ha già battuto Cuevas e può sviscerare un ottimo torneo. Attesa per Shapovalov, ma non solo. Del Potro è alla porta ed attende, così come Dimitrov, protagonista di un ottimo torneo di Pechino. Da valutare Goffin e Cilic.