Il giovedì nipponico propone un'amara sorpresa. La partita di Milos Raonic dura una manciata di secondi. Dopo la fase di palleggio, un solo gioco, poi il ritiro per problemi fisici. Continua così il periodo tribolato del gigante canadese, costretto da mesi a convivere con acciacchi più o meno gravi. Dopo la sconfitta a Montreal - 1T con Mannarino - l'apparizione qui a Tokyo e una vittoria alterna con Troicki. Ora una brusca fermata, nuvole nere si addensano sul finale di stagione. Sorride Sugita, reduce dalla semifinale a Chengdu e favorito in avvio di torneo dal ritiro di Paire.
Partita di rincorsa per David Goffin, in striscia positiva dopo il titolo a Shenzhen. Il belga apre male con Ebden - due incontri di qualificazione e un'affermazione pesante con Karlovic all'esordio nel main draw - lascia per strada un set - 26 - poi instaura un faticoso braccio di ferro ed emerge solo al prolungamento del terzo - 7 punti a 1. 26 75 76, questo il quadro complessivo. Alexandr Dolgopolov - avversario del citato Goffin nella finale di Shenzhen - si ferma invece al cospetto dell'americano Steve Johnson. Prestazione maiuscola pallina alla mano per il tennista a stelle e strisce. Lascia per strada due 15, archivia la sfida in due set - 62 64.
Ai quarti approda anche Richard Gasquet. Dopo lo scivolone di Metz, conferma le buone sensazioni giapponesi. Scatto convincente per piegare Sam Querrey, replica di qualità con Lu. Gasquet impazza con il suo gioco elegante nel primo set - 06 - poi deve prestare maggiore attenzione nel secondo, risolto solo al tie-break - 7 punti a 5.