Il pomeriggio nipponico non riserva particolari sorprese, sono infatti i favoriti ad imporsi. Apre il programma Alexandr Dolgopolov, recente finalista a Shenzhen. L'ucraino, in un incontro di primo turno, fronteggia uno dei prospetti della Next Gen, Daniil Medvedev, 21enne di Mosca. Dolgopolov risolve la pratica in due set, senza alcuna difficoltà. 61 62, cinque rotture, un costante controllo della scena e dello scambio. Medvedev soffre particolarmente senza l'ausilio della prima e conferma un momento di forma poco brillante, si tratta infatti della settima battuta d'arresto consecutiva. Ultima affermazione a Washington.
Da Dolgopolov a Goffin, il vincitore del torneo di Shenzhen, al termine di una finale lunga tre set. Goffin entra sul rettangolo con grande attenzione, il rivale di giornata, Feliciano Lopez, è da prendere con le pinze. Il primo set vive su un costante equilibrio, il campo rafforza le impressioni della vigilia. Lopez accorcia i punti, quando può gioca sull'uno-due, Goffin ricorre alle sue variazioni, giostra con il suo braccio educato. Il tramonto belga - 75 - archivia la partita, perché nel secondo cala l'incidenza pallina alla mano di Feliciano e la sfida si chiude rapidamente - 61. 12 aces per David, perfetta difesa del territorio - annulla 4 palle break su 4 e non cede mai la battuta. Per Feliciano Lopez, al rientro dopo una lunga pausa - ultimo incontro prima di oggi a Flushing Meadows - naturali difficoltà. Al secondo turno, Goffin attende, da favorito, Ebden.
Sul campo n.1, invece, match di secondo turno. Dopo il successo con Go Soeda, Mannarino trova il potente Vesely. Il transalpino disinnesca le fucilate del colosso ceco e guadagna margine in entrambi i set. 63 62, scatto deciso verso i quarti. All'orizzonte, Raonic o Sugita.