Eccoci di nuovo, come ogni settimana, al consueto Spazio Challenger, la rubrica di VAVEL Italia che analizza i tornei appena conclusi del circuito minore della ATP.
Questa settimana si giocava in Olanda, nel torneo di Alphen, campi in terra rossa e montepremi da 43.000 dollari. Nella parte alta del tabellone subito fuori la testa di serie Berlocq, che dopo aver superato Flavio Cipolla deve inchinarsi a Majchrzak in tre set. Il polacco trova però sulla sua strada Jurgen Zopp: l'estone, proveniente dalle qualificazioni, vince le battaglie con Satral e Moraing prima di passare 6-3, 6-4 proprio su Majchrzak e conquistarsi la semifinale.
Nel secondo spicchio, invece, brilla Yannick Maden: il tedesco continua la sua ottima stagione superando Maamoun ma soprattutto de Bakker. Due ore di lotta per il 6-1 decisivo al terzo set. Ai quarti di finale, però la corsa si ferma: merito del connazionale Otte, lucidissimo nel finale in volata dopo aver rimontato un set di svantaggio: 7-6 al terzo.
Altri due italiani per la parte bassa del tabellone: Viola ed Arnaboldi si fermano entrambi al primo turno. A mettersi in mostra è invece una vecchia conoscenza del circuito maggiore come Tommy Robredo, che supera agevolmente i primi due turni e passa 7-5, 6-3 sul belga Cagnina, al primo turno vincitore per il forfait di De Greef.
Come accennato, è Sakharov a buttare fuori Andrea Arnaboldi, salvo poi subire l'upset del tedesco Krawietz che passa per 6-4 al terzo dopo quasi tre ore di match. Tre ore di march che si faranno sentire in quarti di finale, quando Krawietz si ritrova davanti Griekspoor, galvanizzato dal pubblico di casa: 7-6, 6-1 per il talentino olandese e semifinale con Robredo.
L'esperienza ha la meglio sull'energia della gioventù, ed ecco che l'ex-numero cinque del mondo passa in rimonta (3-6, 7-5, 6-1) spezzando il sogno del beniamino di casa. Dinamica simile dall'altra parte per Zopp, che passa in un'ora e mezza su Otte per completare la sua settimana da sogno e trionfare anche in finale: 6-3, 6-2 in un'ora e primo challenger in cassa dopo oltre tre anni per il natìo di Tallin.
L'altro torneo di cui ci occupiamo è quello di Bogotà, in Colombia. Qui, fuori subito Souza, eliminato al secondo turno da Londero, e Falla, che si inchina subito a Victor Estrella-Burgos. Proprio la testa di serie dominicana vince lo scontro con il 24enne argentino e conquista la semifinale col punteggio di 6-4, 6-3.
Nella seconda parte di tabellone bene Marcelo Arevalo, che passa su Jarry ed Escobar ed arriva a giocarsi il quarto di finale contro Gerald Melzer. Dopo il 6-1 austriaco in apertura tutto sembra pronto per i titoli di coda, ma la rimonta è clamorosa: 6-1, 6-2 di puro cuore per il nativo di El Salvador.
Ancora male Sebastian Ofner, in una fase complessa della sua stagione, fuori al primo turno contro Statham: il neozelandese cede poi in due set al tennista di casa Galan, a sua volta vincitore anche in quarti di finale, 6-4, 7-6, contro Andrej Martin. Benissimo invece la wild card, anch'egli colombiano, Juan Sebastian Gomez, che elimina la testa di serie Bellotti ed arriva fino in quarti, dove però non può nulla contro Agustin Velotti, vittorioso per 7-5, 6-4.
In semi, l'argentino si piega al padrone di casa Galan, che gioca divinamente davanti al pubblico amico e chiude in meno di un'ora. Dall'altra parte è Arevalo a sovvertire il pronostico contro Estrella-Burgos con un doppio 6-3. In finale, il numero 219 del mondo gioca contro tutti i tifosi di casa oltre che contro il suo avversario, ma riesce comunque a tenere i nervi saldi: 7-5, 6-4 in un match definito su pochi punti decisivi. Si tratta del primo titolo di questo livello per un tennista di El Salvador.