Prepotente, torna ad abbattersi su New York la pioggia. Ieri diluvio universale sull'USTA Billie Jean King National Tennis Center, che ha costretto gli organizzatori a rimandare interamente il programma del Day 2. Sopravvissuto soltato l'Arthur Ashe, stadio principale degli US Open dotato di tetto. Come ampiamente pronosticabile - quindi - programma imbottito di match, con 3 azzurri che si sfideranno per un posto al 2T - Fognini, Travaglia, Seppi - e 2 per uno al 3T - Lorenzi, Fabbiano. Scopriamo le sfide.

F. Fognini - S. Travaglia

Il sogno americano. Stefano Travaglia - dopo aver violato le porte del tempio di Wimbledon - fa doppietta e raggiunge il main draw anche agli US Open, ultimo Slam dell'anno. Nedovyesov, Harrison e Gojowszyk, prima di gettare la racchetta a terra ed alzare le mani al cielo. Dopo la qualificazione a Londra, Steto era tornato nel mondo Challenger, collezionando risultati non eclatanti. Poi la possibilità di giocare le qualificazioni negli States l'ha portato a mettere di nuovo in moto il pilota automatico, frastornando così tre avversari di assoluto livello. Affronta il più quotato Fabio Fognini, quest'anno presente soprattutto sul rosso - con un titolo in bacheca, Gstaad - e protagonista di una risalita rilevante. Sul veloce però Fabio non sfigura, come abbiamo potuto ben constatare a Miami - semifinale persa contro Nadal. Due partite durante il tour estivo sul cemento - entrambe a Cincinnati - prima dell'approdo agli US Open. E' il favorito, Travaglia proverà a creargli grattacapi.

Travaglia - Fonte: @Picenotime / Twitter
Travaglia - Fonte: @Picenotime / Twitter

A. Seppi - R. Bautista Agut

Rodaggio sul cemento di Winston-Salem, poi avventura Slam. Andreas Seppi lascia buone sensazioni nell'ATP 250 terminato domenica, e prova a mettere tasselli importanti in una stagione non entusiasmante. Paradossalmente, il cemento è la superficie che gli ha regalato maggiori soddisfazioni, contando il match thriller con Kyrgios e l'ottimo ottavo giocato contro Wawrinka agli Australian Open, perso soltanto dopo 3 tie-break. Di fronte a lui un gigante come Roberto Bautista-Agut, meticoloso regolarista, orologiaio iberico. Come Andreas, anche per lui preparazione a Winston-Salem, culminata con una meritata vittoria: sensazioni ottime, e gioco martellante. Tempo di 1T agli US Open; favorito ovviamente Bautista, ma Seppi conosce le coordinate per fare match.

Seppi - Fonte: @RaiBZSport / Twitter
Seppi - Fonte: @RaiBZSport / Twitter

P. Lorenzi - G. Muller

L'ex operaio ora si è imborghesito, ma solo portafoglio alla mano. Il tennis di Lorenzi rimane una miscela di dedizione e duro lavoro, con la capacità di cambiare la sua tattica offensiva e difensiva a seconda di chi ha davanti. La terra resta la superficie prediletta, ma il senese non disdegna il cemento. L'anno scorso - qui - strappò un set a Murray, quest'anno proverà a ripetersi con altri avversari dopo la grande vittoria contro Joao Sousa all'esordio. Partendo da Gilles Muller, gigante lussemburghese protagonista della solita stagione conservativa, prima dell'exploit stratosferico sull'erba. Vittoria a s'Hertogenbosch, semifinale ad Eastbourne e quarti a Wimbledon dopo aver battuto Nadal in un match storico. Il cemento estivo non l'ha premiato, Lorenzi può dire la sua.

Lorenzi - Fonte: @Intralot_Calcio / Twitter
Lorenzi - Fonte: @Intralot_Calcio / Twitter

T. Fabbiano - J. Thompson

Dopo aver collezionato la prima vittoria Slam della carriera, Thomas Fabbiano pesca ancora bene incrocia la racchetta com Jordan Thompson, 23enne australiano. Una stagione passata tra Challenger ed ATP 250 per l'australiano, con due finali all'attivo ma zero trofei. Fabbiano rappresenta la nuova corrente di tennisti azzurri svezzati anche fuori dalla terra, con ottimi riscontri su tutte le superfici; ha la concreta possibilità di allungare il suo soggiorno a New York, agguntando un 3T che sarebbe il coronamento di una stagione.

Fabbiano - Fonte: @Intralot_Calcio / Twitter
Fabbiano - Fonte: @Intralot_Calcio / Twitter