Prosegue con merito il cammino di Andreas Seppi negli Stati Uniti, a Winston-Salem . L'azzurro batte in due set Aljaz Bedene e trova Struff al 3T.
L'azzurro atipico, il tennista fuori dagli schemi. Non per particolari comportamenti fuori dal campo, ma per il semplice fatto che Andreas Seppi è stato la pecora nera in una generazione pullulante di pecore bianche. Unico tennista ad adattarsi perfettamente ad ogni superficie, sbolognando la corrente rossa. Affronta Aljaz Bedene, specialista della terra e poco avvezzo a superfici veloci.
I primi due game snocciolano tattiche diverse, ma efficaci. Non avendo grande aiuto con la prima di servizio, Seppi si copre con una seconda variegata e tagliente, la quale gli permette di giostrare da fondo con assoluta maestria. L'altoatesino firma anche un paio di accelerazioni notevoli con i colpi base. Risponde Bedene usando il pallottoliere, ed aprendo il rubinetto della prima con ottimi risultati al seguito. Il difficile piano tattico dell'altoatesino si complica già nel terzo game, quando due banali errori lo trasportano ai vantaggi. Qui inizia una lotta serrata, con continui bracci di ferro che si concludono ad appannaggio di uno e dell'altro contendente. Seppi annulla la bellezza di 5 palle break, prima di salire in cattedra vincendo due grandi punti - soprattutto il primo, accelerazione vincente dal centro del campo - e mantenere la battuta.
La tenacia dell'azzurro torna nel game successivo, quando trasporta Bedene ai vantaggi grazie ad un missile di dritto scoccato in risposta. Qui il britannico si scioglie, commette due errori gravi - unforced con il rovescio, doppio fallo - e regala il break. La tranquillità non fa parte di questa partita, visto che Seppi si ritrova di nuovo a dover fronteggiare due palle break. Le annulla, ma cede ai vantaggi, contro break. Il set torna a viaggiare sul binario dell'equilibrio, con i due tennisti diligenti in battuta. Sul 5-4, arriva la svolta attesa: Seppi martella da fondo, sale 15-40 e dopo l'errore con il dritto di Bedene conquista break e set.
Il secondo parziale non inizia sotto i migliori auspici, con Seppi costretto a fondo campo dalla velocità di palla fulminante del britannico. Cede il servizio e va sotto 2-0. Eppure Andreas lo conosciamo, sappiamo che non molla di fronte a nulla, e con forza recupera lo svantaggio. Varia, gioca di fino ed accelera quando il momento è propizio. Contro break. Per due game le acque si calmano, poi torna l'alta marea. Seppi è remissivo, il braccio va ma non trova sempre la profondità e l'ampiezza esatte, peccando di precisione. Gira la ruota, altro break. Sale sul 5-3 il britannico, il quale - ora - appare in controllo della situazione, pungendo anche in risposta. Basta - però - un minimo, una scintilla, per riaccendere l'animo guerrigliero di Seppi. L'altoatesino gioca un game d'attesa, giocando sull'eccessiva fretta del suo dirimpettaio: lo trasporta ai vantaggi, va a palla break, ed accoglie felicemente il doppio fallo di Bedene. 5-5, ancora equilibrio.
A. Seppi b (12) A. Bedene 6-4 7-5