Un annuncio importante, che in Canada aspettavano da tanto tempo. In particolare in Quebec, terra di grande sport e soprattutto di grande tennis, ma che da ormai troppi anni non aveva tra le proprie stelle, quella più brillante di tutte. Un'attesa che è durata ben sei anni, ma che a breve sarà definitivamente finita. Roger Federer tornerà a calcare i campi di Montreal, per prendere parte alla prossima edizione della Rogers Cup, uno dei tornei più importanti dell'ultima parte della stagione tennistica, nonchè una delle rampe di lancio verso l'ultimo evento del Grand Slam dell'anno, quegli US Open che mancano dalla bacheca del fenomeno svizzero dall'ormai lontanissimo 2008, quando un ancora acerbo ma già talentuoso Andy Murray si piegò in tre facili set per concedere all'uomo di Basilea di celebrare la sua quinta affermazione a Flushing Meadows. E proprio la sfida sui campi a stelle e strisce rappresenta probabilmente l'ultimo vero banco di prova per Federer, che proprio da un torneo che sembra fatto su misura per lui - e non ci riferiamo solo al nome dell'evento - vuole ripartire per dare l'assalto al sesto acuto in carriera negli States.

Un evento, la Rogers Cup che in principio si chiamava Canada Open in quanto torneo più importante della nazione americana, al quale Roger Federer mancava dal 2011, quando Jo-Wilfried Tsonga lo sconfisse in tre set al terzo turno, arrestando la corsa di quello che, all'epoca dei fatti, era il numero 3 del tabellone e del ranking mondiale. Quella non fu sicuramente una stagione esaltante per lo svizzero, capace di centrare una sola finale negli eventi del Grand Slam e per giunta in quello da lui meno amato, il Roland Garros, dove l'inarrestabile Nadal lo sconfisse in finale in quattro set. Una musica decisamente diversa rispetto a quella che RF ha suonato in questa stagione, che finora è stata pressochè perfetta. Due titoli del Grand Slam, in Australia contro il maiorchino e nel suo giardino di casa, Wimbledon, contro Tomas Berdych, e soprattutto il ritrovamento di una condizione fisica che è figlio soprattutto della lunga pausa presa in primavera, durante la quale ha raccolto energie fisiche e mentali preziose per arrivare al meglio della forma all'inizio dell'estate.

Ora il ritorno in Canada, passaggio fondamentale per riuscire a presentarsi nel migliore dei modi agli US Open. E da parte dell'organizzazione dell'evento in programma a Montreal, non può non esserci grande soddisfazione per il ritorno dopo sei anni di uno dei giocatori più vincenti e più amati di sempre: "Siamo chiaramente molto soddisfatti di annunciare il ritorno nel nostro torneo di un grande giocatore come Roger - ha dichiarato il Tournament Director Eugene Lapierre - . Stiamo celebrando questo evento e continueremo a farlo neigiorni a venire, specialmente ora che ci avviciniamo alla data dell'8 agosto, giorno del compleanno di Federer. Sono sicuro del fatto che gli spettatori che verranno a Montreal gli sapranno dare il bentornato che merita". Molto felice, e come sempre non di molte parole, anche il campione svizzero: "Sono molto felice di tornare a Montreal, non ho avuto la possibilità di tornare i nquesti anni. La stagione in corso è stata davvero esaltante e sono pronto a presentarmi nel migliore dei modi per questo finale di 2017".