Una piacevole chiacchierata con Federico Gaio, dopo il match contro Coria perso 6-0 7-6. Ecco le sue parole
Un primo set sottotono, con tanti errori, perso purtroppo 6-0. Nel secondo abbiamo visto più gioco, più variazioni, sei venuto anche a rete. Quali sono state le sensazioni di questo match?
Sì, non ho giocato assolutamente bene, soprattutto nel primo set. Nel secondo son partito meglio, ho strappato il servizio a Coria ma purtroppo sono stato ripreso. L'ho portato al tie-break giocando un po' meglio ed esprimendo un discreto. Al prolungamento le occasioni le ho avute, ci sono stati tre set point - due sul 6-4, l'altro più tardi - dove ho sbagliato due volèe di facile lettura. Pur giocando male, ci sono state le occasioni per portare al terzo la gara. Sto lavorando per trovare ritmo, gioco migliore; ci riusciremo
Otto punti che ti consentono di rientrare nei primi 200: continuerai sulla terra o cambierai superficie, magari cemento?
Penso di rimanere sulla terra, e di puntare molto sulla continuità, cosa che l'anno scorso è mancata. Di questi tempi andavo sul cemento, in America; non so se lo rifarei. È stata un'esperienza bella, emozionante, ma stavo giocando bene sulla terra. È stato un azzardo
Obiettivo per fine stagione?
3: Giocare tutte quelle partite che non ho potuto giocare l'anno scorso. Ho bisogno di carburare, non giocherò per i punti ATP; quelli - se giochi bene - ci si mette un attimo a conquistarli. Più che il risultato, a me piace mettere prima la condizione; sto lavorando per quello
Qual è stata la tua partita più bella? Contro Bellucci a Biella?
4: Sì, sicuramente quella è stata una bellissima partita anche a livello di gioco. Sono convinto che a Biella ho espresso un ottimo tennis lungo tutta la settimana. Ho giocato molto bene anche qui a San Benedetto, dove ho portato a casa il titolo. Un'altra partita molto bella è stata quella giocata contro Donati a Todi nella settimana precedente a San Benedetto. Persi 6-7 7-6 6-4 ma giocai un gran tennis. Sicuramente la parte di stagione relativa ai due challenger portato a casa, è la migliore. Spero di replicarla quest'anno
Hai chiesto tu di giocare presto?
No, è stata una scelta della direzione, non una mia iniziativa. L'unica cosa che posso dire è che trovo diverse le condizioni di gioco rispetto al 1T, c'era molta più terra
Intervista realizzata con il collega Giorgio Basile, giornalista de "Il Martino"