Immersa nell'Adriatico, costeggiata da spiagge ricercate ed apprezzate, controllata da imponenti palme. San Benedetto è tutto questo, ma non solo. Ogni anno, infatti - nel cuore del mese di Luglio, - ospita una tappa del Challenger Tour organizzato dall'ATP. Tanti partecipanti, tra possibili promesse e tennisti navigati, che impreziosiscono la città. In questo lunedì sono andati in scena alcuni match valevoli per l'ultimo turno di qualificazione e match di 1T.
Campo Centrale
Match d'importanza sempre maggiore sul campo principale di San Benedetto. Aprono la contesa Adelchi Virgili e Poe Toledo Bague, match che regala il main draw. Due giocatori simili, entrambi avvezzi al gioco offensivo e con un bagaglio tecnico che punta molto su servizio e dritto. Il primo a mettere la freccia è Toledo Bague, che effettua il break nel 4^ game. Raggiunto sul 3-3 perde sempre più campo e cede il servizio sul 6-5. Il secondo parziale rimarca le linee guida del primo: l'iberico effettua il break sul 2-1, ma viene raggiunto a quota 3. L'azzurro è bravo a contenere ed attaccare quando serve. Altro break sul 4-3, e main draw per Virgili.
Secondo match tra lo svizzero di origini italiane Luca Margaroli e Mate Delic. Piede sull'acceleratore per Margaroli, subito propositivo ed intento a variare con colpi senza peso. Sale 3-0 con doppio break, ne perde uno ma poi blinda il servizio senza incappare in ulteriori problemi. Nel 2^ set, il croato alza la percentuale di prime ed è maggiormente presente da fondo, mentre il suo dirimpettaio fatica al servizio e nei colpi di manovra. Lo svizzero si toglie la ruggine di dosso e torna a comandare, brekkando Delic. Sul 5-4, intento a chiudere le ostilità, subisce il contro-break ed è costretto al prolungamento. Qui il croato dà sfogo alla sua migliore condizione fisica, vincendo set e match.
Nel tetrzo match, spazio a Flavio Cipolla. Il romano, ancora in rodaggio per un problema persistente alla caviglia, non è apparso al meglio nel match contro Danilo Petrovic. Solito talento, soliti colpi da erba che gli permettono di variare il gioco. Cips è apparso lento negli spostamenti, in difficoltà nel difendere ed attaccare. Petrovic passeggia, smazzando potenza e solidità. Il primo set lo vince 6-1 con doppio break, replica nel secondo prima dello scatto d'orgoglio -purtroppo inutile ai fini del risultato finale - firmato Cipolla
Quarto match tra Matteo Berrettini ed Andrea Arnaboldi. La sfida tutta italiana porta in grembo emozioni e tanto pubblico, accorso per vedere una sfida di alto livello. Arnaboldi meno perforante al servizio, più falloso da fondo; al cospetto di un Berrettini solidissimo e ficcante con il dritto, usato in tutte le salse. Basta un break per game, vittoria per il 21enne romano
In serata; Maxim Hamou - ricordato per le sua infelice uscita al Roland Garros, dove baciò ripetutamente una giornalista - cede al connazionale Benjamin Bonzi. Vince invece in rimonta il N1 del torneo, l'attesissimo Santiago Giraldo. Perde malamente 6-1 al primo, poi tira fuori le sue qualità e batte al terzo Roberto Marcora
Campo 1
Apre le danze Juan Pablo Paz - N1 del torneo di qualificazioni - opposto a Gian Marco Moroni. L'argentino - a proprio agio su terra rossa - inizia sin da subito ad essere pressante e ficcante da fondo, non disdegnando la chiusura a rete. Ne viene fuori un monologo, l'azzurro non riesce a pungere con il rovescio ad una mano - suo colpo classico - e cede 6-4 6-3
Sorte avversa anche per Daniele Capecchi, che cade mestamente contro Gonzalo Escobar. L'azzurro lotta per due set, ma cede in 1h e 47 minuti al colombiano, maggiormente presente nei momenti clou del match