Tomas Berdych torna a piazzare una zampata delle sue, e con una vittoria di pazienza e di continuità nel gioco riesce a sconfiggere in cinque set Dominic Thiem, accedendo così ai quarti di finale dell'edizione 2017 di Wimbledon. Il tennista ceco paga solo un paio di passaggi a vuoto che gli costano il secondo e il quarto set, ma per il resto della partita la costanza nel rendimento - in particolare l'alta percentuale nelle prime di servizio - rimane invariata, e per il giovane austriaco c'è davvero poco o nulla da fare. Anche se il numero 8 al mondo paga in maniera determinante l'inizio pessimo sia nel terzo che nell'ultimo parziale.

Il canovaccio della partita appare piuttosto chiaro fin dall'inizio. Thiem cerca soprattutto il dinamismo e una certa varietà di colpi per provare a sorprendere l'avversario, mentre Berdych ci mette la proverbiale potenza e pesantezza, soprattutto con il dritto. Ed è proprio il ceco a dimostrarsi maggiormente a proprio agio in una giornata in cui l'austriaco non riesce ad essere efficace, oltre ad aver problemi con la prima di servizio. E così, nel sesto game arriva il primo break della partita, e lo conquista proprio il numero 11 del seeding, dopo aver sprecato le prime due chances: fatale il doppio fallo di Dom. Berdych cerca subito di chiudere i conti usando le migliori armi a propria disposizione, Thiem non riesce a trovare delle contromisure anche perchè il suo rivale continua ad essere incisivo. Il ceco si concede qualche secondo di respiro sul turno di battuta dell'austriaco, poi con un nono game quasi perfetto al servizio chiude il primo set con il punteggio di 6-3. E cosa più importante, dà l'impressione di poter condurre la nave in porto.

Berdych che prova a mettere pressione al proprio avversario anche in avvio di secondo set, quando invece Thiem riesce finalmente a tirare fuori gli artigli e a giocare un tennis molto più vicino a quelle che sono le sue abitudini. Di dare fastidio al servizio del ceco, però, ancora non se ne parla, almeno in avvio di set, anche se almeno la percentuale al servizio cresce in maniera evidente rispetto al primo parziale. Il secondo set non sembra entrare nel vivo sul piano dello spettacolo, Thiem ci prova ad alzare il proprio livello di gioco ma contro le bordate da parte di Berdych non è facile trovare ritmo e quindi qualità. Anche in un ottavo game in cui le prime di servizio faticano ad arrivare, il ceco riesce comunque a salvare il turno di battuta. Questo genera un po' di frustrazione nell'austriaco, mentre dall'altra parte della rete c'è un giocatore che sa esattamente cosa fare per avere chances di portare a casa la partita: nel nono gioco arrivano le prime palle-break, le gioca l'ex numero 4 al mondo che però non le sfrutta. Dom reagisce da campione, una chiamata dubbia fa poi arrabbiare Berdych che annulla due set point con rabbia. È il giusto e graduale passaggio verso il tie-break, l'unico modo per risolvere il parziale: un tie-break che Thiem gioca in maniera perfetta, volando presto sul 5-0 e gestendo al meglio gli ultimi punti, fino al 7-1 finale.

C'è ancora un po' di rabbia nel Berdych che inizia il terzo set in maniera aggressiva, mentre Thiem si lascia un po' trascinare nel gioco del suo avversario. Così, la prima parte del parziale è nettamente favorevole al ceco, che sul suo servizio non rischia praticamente nulla e in risposta è efficace: break nel secondo gioco e subito 3-0 pesante in favore del finalista del 2010 sull'erba londinese. L'austriaco si scrolla di dosso qualche piccolo problema nella tenuta del campo, al cospetto di un avversario che non vuole lasciargli scampo, ma il suo avversario sembra aver nuovamente ritrovato la confidenza e la pesantezza dei colpi che ne ha contraddistinto soprattutto il primo set. Tuttavia, Dom riesce a insinuare qualche dubbio sul suo avversario in un quinto game che diventa improvvisamente complicato e che Berdych risolve, ancora una volta, con il servizio. Situazione un po' diversa nel settimo gioco, in cun Thiem riesce anche a giocare una palla-break, ma Tomas riprende il martello di Thor e mantiene il break di vantaggio. A questo punto l'austriaco tenta il tutto per tutto, la voglia di rimontare lo induce a concedere tre set point salvati con abilità, ma poi non riesce a salvarsi in risposta: è 6-3 Berdych.

La partita, almeno per quel che concerne il quarto set, vive dei primi games che non possono non essere cruciali per l'esito complessivo. Lo sa Thiem, che ha l'obbligo di provarci fin dall'inizio per mettere pressione al proprio avversario, ma lo sa anche Berdych, al quale il braccio continua a non tremare e a confermare percentuali davvero alte di prime di servizio. Games molto veloci nella prima metà del set, soprattutto perchè chi gioca in risposta non riesce a trovare delle misure adeguate, complice anche un po' di stanchezza che affiora da entrambe le parti. Qualcosa sembra muoversi nell'ottavo gioco, quando l'austriaco si fa minaccioso sul servizio del ceco e ottiene ancora una volta due palle-break: basta la prima, anche con uno sforzo sovrumano di corsa e atletismo di Thiem, che vola sul 5-3. Berdych non ci sta, tenta subito la rimonta e ottiene due palle del contro-break: entrambe annullate dal servizio di Dom, che restituisce il 6-3 del terzo set. Si va al quinto.

Si gioca su un filo di tensione clamorosamente sottile, entrambi i giocatori sanno che la prima chance può essere quella giusta. Thiem prova a partire più forte e ottiene una palla-break, Berdych la annulla con autorità prima di procurarsi una chance ghiotta a propria volta nel secondo game: l'austriaco difende malissimo il suo turno di battuta e viene trafitto. Il numero 8 del seeding sa di non poter più sbagliare se vuole raddrizzare la partita, ma dall'altra parte il ceco ha pieno possesso delle proprie energie e soprattutto trova una grande continuità nella prima di servizio: così, c'è davvero poco da fare per il ragazzo di Wiener Neudstadt. Si gioca chiaramente sul servizio del numero 11 al mondo, il quale viene contrastato nonostante metta ancora tante prime in campo ma riesce comunque a gestire al meglio la situazione. Dall'altra parte della rete, nel frattempo, Thiem decide di giocare con il coltello tra i denti, conscio della situazione complicata di punteggio, ma continua a non riuscire a dare fastidio sul servizio al suo avversario, che torna a salire proprio nel momento di maggior bisogno. L'ottavo game è interlocutorio, poi serve Berdych: un piccolo inciampo, poi è tutta discesa e Tomas può esultare.