Ottima vittoria per Novak Djokovic, che supera il terzo turno del torneo di Wimbledon 2017 approdando alla seconda settimana per la decima volta in carriera. Sul campo centrale dell’All-England Club, il serbo passa per tre set a zero su un – parzialmente – rinato Ernests Gulbis. 6-4, 6-1, 7-6(2) il risultato di un match dai mille volti diversi che andiamo a rivivere insieme dal primo all’ultimo punto.

Avvio esuberante di Gulbis, che prova a mettere fin da subito pressione su Djokovic da fondo camp, con risultati alterni. A qualche vincente il lettone alterna svariati errori, come i due doppi falli che rischiano di compromettere il suo primo turno in battuta, risolto grazie a due ace. Diverso invece l'approccio del serbo, fin troppo morbido con il dritto e non precisissimo al servizio: Nole vacilla, commette qualche errore di distrazione e cede il passo al break, il primo dell'incontro. Decisamente più solido ed affidabile sembra il servizio di Gulbis, che dopo l'iniziale spavento non offre nessuna occasione del riscatto al numero due del mondo, tenendolo fuori dagli scambi. Nell'ottavo gioco però arriva il colpo di scena, che cambia volto al set ed al match. Il dritto di Gulbis fa cilecca, al pari della battuta: un passante alla Djokovic di rovescio e due doppi falli rimettono il set in equilibrio. Il serbo, nonostante le oggettive difficoltà, tiene il servizio e sale 5-4, provando a scrollarsi dalle spalle la pressione, e nel turno successivo rifinisce l'operazione rimonta approfittando di altri due errori di dritto e di una volèe che muore in rete da parte dell’avversario.

Il secondo parziale è sostanzialmente un’assolo serbo: Gulbis esce completamente dal campo a livello mentale fin dall’inizio, subendo il break al secondo game. Il diritto lettone continua a faticare, offrendo una resistenza abbastanza debole agli attacchi di Djokovic, capace di salire di livello al servizio per incassare anche il 3-0. Due doppi falli condannano Gulbis al secondo break, facendolo sembrare tutto tranne che un ex-semifinalista di Slam: 5-0 in un batter d’occhio davanti ad un Centrale abbastanza incredulo dopo nove giochi consecutivi per l’ex-numero uno del mondo. Si sfiora il cappotto con altri due doppi falli nel sesto game, ma alla fin, due ace portano in Lettonia il game della bandiera. Nole, comunque, non si fa impressionare: l’ace chiude il game a zero che vale il 6-1 del secondo set.

Prima del terzo parziale arriva il medical timeout, con il fisioterapista a lavorare sulla parte bassa della schiena di Gulbis, ed il trattamento sembra fare effetto: Ernests, rinato, porta a casa tutti i primi sei punti del set ritrovandosi 0-30 sul servizio di Djokovic. Il serbo mantiene saldi i nervi ed aggancia l’avversario in parità, ma un rimbalzo fasullo lo costringe a fronteggiare palla break: servizio e chiusura di rovescio per fugare ogni dubbio. Altre due sassate col colpo d’approccio sanciscono l’1-1, ma nel game successivo Gulbis non si fa impressionare neanche dal recupero-monstre del suo avversario e porta a casa il servizio a 30. Il set scivola senza sussulti fino al 3-2, quando Nole dilapida, complice un passante da maestro di Gulbis, il vantaggio di 40-0 concedendo un doppio fallo ed un non forzato dal centro del campo. Ai vantaggi, però, il serbo torna cinico per il 3-3. I due continuano a controllare il gioco nei propri turni di servizio, lasciando le briciole rispettivamente l’uno all’altro, la tensione inizia a salire e ci si ritrova 5-5. Il lettone si ritrova nella scottante situazione di 30-30 prima e 40-40 poi, concedendo palla break dopo aver rotto una corda su una prima di servizio. Momenti di tensione pura in un gioco cruciale, col rovescio di Nole smorzato notevolmente dal nastro, ma Gulbis è bravissimo ad arrivarci chiudendo il punto con lo slice in allungo. Il game si prolunga, ma il coraggio del lettone riesce a piegare anche un solidissimo Djokovic. Al servizio però il serbo non lascia occasioni, è tie-break. Un logorante scambio iniziale consegna il primo mini-break al numero 2 del seed, che bissa poco dopo: il 7-2 finale mette la firma su una buona partita di Novak Djokovic, che accede alla seconda settimana ed attende il quarto di finale contro il francese Mannarino.