Rischia Grigor Dimitrov, ma infine rispetta il pronostico e batte il qualificato Julien Benneteau. Raggiunge i quarti di finale dell'Aegon Championships, per lui Medvedev o Kokkinakis.
Non gira il servizio di Dimitrov, trasformatosi in ingrato traditore che lo abbandona per strada costringendolo a fronteggiare 3 palle break consecutive. Riemerge sino al 30-40 ma non basta, break in apertura. Il francese - avanti nel punteggio - ha costruito un'intera carriera sulla potenza al servizio e sulla pesantezza del colpo in uscita dallo stesso, non snobbando alcuni estemporanei viaggi a rete. E' costretto ai vantaggi, ma con l'uno-due classico della superficie in erba vince il game. Il match si dirige verso uno spezzone di tranquillità, quando un ottimo servizio da ambo le parti ed una cattiva predisposizione in ribattuta, tessono la parte centrale del set. Nel 6° game, opportunità Dimitrov. Attendista il bulgaro, calcolatore. Tenta di stuzzicare Benneteau limitando la potenza da fondo e provando a scardinare la difesa puntando su un lavoro certosino con i colpi base. Guadagna due possibilità di contro break, annullate con coraggio da Benneteau. E' l'ultimo guizzo di un parziale regolare e deciso dalla disfatta iniziale di Dimitrov. Sopra 40-30, chiude il transalpino al primo set point.
Pronti via e potrebbe consumarsi il classico psicodramma, Dimitrov protagonista. Il bulgaro affossa in rete una difficile volèe bassa, si inchina al dritto di Benneteau e ne sbaglia uno lui. Salva due palle break ed il fato viene in suo soccorso ai vantaggi, quando viene annullato un punto al transalpino causa una goffa invasione. E' la fiammella che scuote l'animo del classe '91, il quale acquisisce fiducia con dritto e rovescio approfittando di un Benneteau sempre più falloso. Lo punge nel quarto game ed effettua il break a 15. E' l'allungo decisivo, poiché i tennisti in battuta chiudono la serranda; ciò giova a Dimitrov, che in carrozza vince il parziale e lascia aperte le ostilità.
Benneteau non demorde, si prodiga, lotta e dà sfogo al suo tennis. Oltre alla potenza, imbraccia il mirino ed eccelle anche nella categoria precisione, facendo sudare Dimitrov nel suo game di battuta. Lo costringe ai vantaggi, gli strappa una palla break con un ottimo dritto incrociato, ma il servizio del bulgaro regge a dovere. Scampa al pericolo e - come nel set precedente - azzanna la preda come fa un serpente a sonagli. Punta sul back, regala palle senza peso e profonde al suo dirimpettaio prima di accelerare con dritto o rovescio. Benneteau cede a piccoli passi ed alza bandiera bianca sul favoloso rovescio bloccato che tocca la riga e colora la pallina di bianco. Il match scivola verso la sua naturale concusione, Dimitrov rischia di trionfare 6-3 ma rinuncia e chiude la pratica il game successivo.
(6) G.Dimitrov b. (Q) J.Benneteau 4-6 6-3 6-4